Nunzia Maiorano è stata uccisa lo scorso 22 gennaio 2018 dal marito, con una raffica di coltellate. Michele, il figlio più piccolo, vide suo padre massacrare la mamma con 47 fendenti. Da quel giorno sia il piccolo, che la sorella Marica e l’altro fratello Giuseppe, non vedono più la mamma e il padre assassino.
Il curatore speciale dei tre figli della coppia, l’avvocato Francesco Mazzei, ha reciso ogni legame con Salvatore Siani, già decaduto dalla responsabilità genitoriale. Presto i tre potrebbero anche perdere il cognome dell’uomo che ha ucciso la loro mamma. Si è aperto mercoledì, nel tribunale per i minorenni, il procedimento per l’adozione dei figli della 41enne uccisa dal marito. Siani, ieri mattina, rappresentato dall’avvocato Rosanna Carpentieri, ha però fatto una richiesta.
LEGGI ANCHE: COSA E’ ACCADUTO QUEL MALEDETTO 22 GENNAIO
Davanti al giudice del tribunale per i minori Giancarla D’Avino, che presiede il procedimento finalizzato all’adozione di Michele e Marica, l’uomo già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per il delitto della moglie, ha chiesto di poter rincontrare i suoi tre figli prima di essere trasferito presso un penitenziario del Nord Italia.
Una richiesta che, come riporta il Mattino, la dottoressa D’Avino non ha potuto considerare dovendola smistare al tribunale ordinario che ha competenza in materia. I bambini sono già affidati allo zio materno che insieme alla moglie ora ha fatto istanza di adozione.