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Safe, dispositivo antistupro, è napoletano l’inventore del meccanismo di sicurezza

Si chiama “Safe” lo strumento destinato a rivoluzionare il mondo dell’autodifesa personale. E’ stato presentato in occasione del convegno che si è tenuto lo scorso 23 novembre alla Mostra d’Oltremare di Napoli: “La farmacia non è solo prevenzione, ma anche sicurezza“.

Ed è qui che Oliver Tahir, ingegnere napoletano, ha presentato l’innovazione che ha brevettato. L’appuntamento, patrocinato da Federfarma Napoli, è stato un’occasione per vedere come il campo farmaceutico sia importante anche per la sicurezza personale. E “Safe” serve proprio a questo. Si tratta di uno spray dotato di una videocamera collegata ai vari istituti di vigilanza, così da riprendere anche l’aggressione, è connesso h24 a una centrale operativa, ha un puntatore laser e un led.

Un sistema unico che potrebbe davvero cambiare il modo di difendersi in situazioni di pericolo, come ha spiegato l’ingegnere Tahir in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno: “Sincronia di questi semplici ma preziosi elementi fanno del “Safe” un dispositivo di sicurezza all’avanguardia e pioneristico, destinato a cambiare l’attuale concetto di sicurezza personale”. Oliver è nato a Napoli nel 1974 da genitori somali, arrivati in Italia negli anni ’70. Ha vissuto per un periodo tra Portici e Pomigliano, poi è andato a Londra per frequentare Ingegneria Informatica al Bickenhall College of Computing, dove si è pagato gli studi lavorando come lavapiatti. Oggi è tornato a Napoli dove ha presentato la sua grande invenzione, guadagnandosi gli applausi del pubblico presente.

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