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“Cellulari e walkie talkie, così ho protetto Marco Di Lauro”, svelata la rete di protezione del boss

A parlare Salvatore Tamburrino, ex protettore ed oggi collaboratore di giustizia, di "F4" il quarto figlio di 'Ciruzzo o milionario

Ha protetto per anni Marco Di Lauro, il boss dalla latitanza più lunga della storia della camorra. F4, cioè il quarto figlio di Paolo Di Lauro, conosciuto come ‘Ciruzzo o milionario, è stato trovato e arrestato lo scorso mese di marzo.

Dopo 15 anni di latitanza, Di Lauro è stato individuato e preso in un’abitazione di Chiaiano. Qualche giorno prima dell’arresto un tragico femminicidio aveva sconvolto la zona: quello di Norina Matuozzo ex compagna di Salvatore Tamburrino.

È stato quest’ultimo ad uccidere la donna a colpi d’arma da fuoco. Ma il delitto ha aperto le porte allo scacco matto nei confronti di Di Lauro, questo perché Tamburrino era il collegamento tra il boss e l’esterno.

Tamburrino gestiva la rete di protezione eretta intorno ad F4. Il suo arresto e la successiva confessione per l’omicidio della Matuozzo, hanno permesso alle forze dell’ordine di mettere a segno il super blitz. Oggi Tamburrino ha deciso di collaborare con la giustizia.

Da pentito le sue prime dichiarazioni agli inquirenti, così come riportato da Il Mattino, hanno riguardato i sistemi utilizzati per proteggere Di Lauro e le strategie di comunicazione utilizzate dal boss per mantenere la gestione del clan.

Così è emerso l’uso di walkie talkie e cellulari di plastica. Messaggi da riferire una volta al mese in orari stabiliti. Poi i telefonini venivano distrutti. Non è un caso che al momento dell’arresto sono stati trovati nel “covo” dove era nascosto Di Lauro ben quattro cellulari.

"Cellulari e walkie talkie, così ho protetto Marco Di Lauro", svelata la rete di protezione del boss