Roberto Manganiello era affiliato al gruppo di Gennaro 'McKay (detenuto) e Gaetano 'Moncherino (ucciso a Terracina nel 2012)
Dei Marino si è parlato di più grazie al matrimonio di Tina Rispoli con il cantante Toni Colombo che per altri episodi di cronaca. Del resto la storia del clan Marino e dei due fratelli che comandavano il sodalizio – Gennaro McKay e Gaetano ‘Moncherino – è relativa alla sanguinosa faida di Scampia.
Invece il matrimonio dell’artista neomelodico fa parte di una narrazione molto più recente. Tuttavia alle volte il passato ritorna. Così ‘McKay, attualmente detenuto, e suo fratello (ucciso a causa di un agguato avvenuto a Terracina nel 2012) sono tornati protagonisti grazie ad un loro vecchio amico: Roberto Manganiello.
Quest’ultimo era il loro braccio destro e nipote. Gestiva insieme ai fratelli Marino gli affari illeciti di una delle piazze di droga più potenti di Secondigliano: quella delle Case Celesti. Manganiello, come riportato da Il Mattino, si è dissociato dal clan.
Davanti al Giudice per le indagini preliminari (Gip) di Napoli Vincenzo Caputo, l’ex ras dei Marino ha ammesso di essere stato il mandante dell’agguato che portò all’uccisione di Ciro Nocerino avvenuto nel 2011.
Dopo la confessione Manganiello si è dissociato chiedendo anche scusa alle famiglie delle vittime. L’uomo ha raccontato anche l’agguato del 2012 dove perse la vita l’innocente Lino Romano (il cui cadavere è stato trovato all’interno di un bagagliaio di un’automobile. In quel caso il vero obiettivo dei killer era Domenico Gargiulo.