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La verità di De Laurentiis fa male: “Koulibaly andrà via, Mertens vada a fare la vita di merda in Cina”

La verità fa male. Essere schietti pure. In queste ore a dividere i tifosi del Napoli sono le parole del presidente Aurelio De Laurentiis. L’occasione è stata la firma, benedetta, della convenzione per l’utilizzo dello stadio San Paolo arrivata dopo oltre un anno di tira e molla e, soprattutto, dopo i lavori di riqualificazione in vista delle Universiadi della scorsa estate.

Il “pappone” – così come viene definito da quella parte di tifosi che da anni lo contesta probabilmente a prescindere – ha elogiato Ancelotti lanciando messaggi precisi ai giocatori della sua squadra. Ha rimproverato con dolcezza Insigne, ha messo a nudo Callejon e, soprattutto, Mertens sulla querelle del rinnovo contrattuale, ha dichiarato senza problemi che Koulibaly prima o poi verrà ceduto. E tanto altro ancora. Lo show all’esterno di palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale guidata da Luigi de Magistris, resterà probabilmente impresso nella memoria dei tifosi partenopei e segna di fatto uno dei momenti chiave di una stagione iniziata da pochi mesi ma già ricca di tensioni o presunte tali.

ANCELOTTI AMORE MIO – De Laurentiis è arrabbiato con quella parte della stampa che alimenta giorno per giorno presunti attriti con Ancelotti che – dal canto suo – “può restare a Napoli anche per altri 10 anni”. “In questi giorni – spiega il patron – ho sentito di tutto e di più su giornali importanti, anche se i giornali non li legge più nessuno. Non ho affatto litigato con Ancelotti, per me può restare qui per altri dieci anni. Chi mi conosce, lo sa. Io sono per i rapporti lunghi. Anche nel cinema, come ad esempio con Carlo Verdone. Io sono per le esclusive”.

“CIRUZZO E LA CINA” – Chiarito il concetto, si passa poi all’argomento rinnovi. Sono due i big azzurri in scadenza: José Maria Callejon e Dries Mertens. Entrambi classe ’87 (32 anni) rischiano di andare via dopo sette anni. Le parole di De Laurentiis sembra rivolte più a “Ciruzzo”, che ha offerte allettanti dalla Cina, che a tornante spagnolo. “Non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che età ha. Se poi un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina perché viene strapagato questo è un problema suo. Se, perché viene strapagato va a vivere due o tre anni di merda, questo è un problema suo, nel quale io non posso entrare. Non posso considerare concorrenziale la Cina, che considero lontana. Se altri la considerano vicina sono problemi loro, che non mi riguardano. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti, e lavorare in quello che ti piace, o se vuoi lavorare solo per soldi. Se consideri i soldi un fine vadano in Cina”. Un messaggio chiaro: sono disposto a rinnovare ma a cifre lontane dai sei milioni e più offerti dai cinesi. Cifre che potrebbero aggirarsi su due milioni di euro.

INSIGNE – Rimproveri dolci al capitano Lorenzo Insigne: “Non c’ero al summit di Insigne con Raiola e Ancelotti, il problema suo è che lui deve capire da grande cosa vuole fare, perché lui ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli”. “Io Insigne lo capisco e lo proteggo – ha aggiunto De Laurentiis – mi piace e mi sta simpatico però lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Bisogna che si tranquillizzi”. De Laurentis spera che Insigne “diventi una persona più serena ma questa è un problema suo non glielo può risolvere Raiola o Ancelotti. Insigne è un grandissimo calciatore e può essere in forma o meno in forma. Se l’allenatore non lo utilizza lui non può uscirsene con battute o con atteggiamenti quasi di sfida perché l’allenatore è un padre di famiglia che ha 60 anni e solo per questo non ti manda a quel paese”.

KK ANDRA’ VIA – “Io sono affezionato a Koulibaly e non l’ho venduto neanche per 150 milioni, poi arriverà un momento in cui Koulibaly bisognerà venderlo per forza”. Parlando sempre di cessioni, De Laurentiis ha commentato anche la corte di Real Madrid e Barcellona a Fabian Ruiz: “Se io mi convinco a pagare uno che e’ sconosciuto 30 milioni non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz ma chissa’ quanti altri ne troveremo, la porta e’ sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore”.

LOZANO – “Sbagliate quando volete tutto e subito. A Lozano serve del tempo per capire come si gioca in Italia e serve tempo ad Ancelotti per contribuire al suo adattamento. Sono stato io a chiedere ad Ancelotti di far giocare tutti. Poi sarà lui a scegliere la squadra definitiva per campionato e coppe”. Carezze anche per Milik: “E’ un grande calciatore, troverà la via del gol”.

LA CONVENZIONE – Il Comune di Napoli e la Società Sportiva Calcio Napoli hanno sottoscritto oggi la convenzione della durata di cinque anni, rinnovabili per ulteriori cinque, per la concessione d’uso dello Stadio San Paolo, alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. E’ quanto si legge in un comunicato sul sito del club azzurro. Dinanzi al Segretario Generale del Comune Patrizia Magnoni e del Direttore generale Attilio Auricchio hanno firmato la convenzione il Presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis e la dirigente del Servizio comunale Grandi Impianti Sportivi, Gerarda Vaccaro, assistiti dagli avvocati dell’Amministrazione comunale e della Società Antonio Andreottola, Arturo Testa e Valentina Comello.