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Stop al trapianto per il piccolo Gabry, il donatore rinvia l’operazione

Dopo la bella notizia di aver trovato un donatore compatibili, i medici dell'ospedale hanno dovuto rinviare l'intervento

Dalla svolta per essere riusciti ad individuare un donatore, alla disfatta quando quest’ultimo ha deciso di rinviare la data per il trapianto. Senza voler assolutamente criticare la persona che si è resa disponibile ad aiutare il piccolo Gabry, è anche vero che la famiglia del bimbo si era già preparata ed organizzata per l’operazione.

Sulla pagina Facebook dedicata al bambino i genitori hanno scritto e pubblicato un post nel quale hanno raccontato tutte le emozioni che l’intera famiglia di Gabry sta provando in questi giorni.

IL POST SU FACEBOOK –

A voi un piccolo aggiornamento sulla “vicenda” che stiamo vivendo con Gabry, con la speranza che possa essere uno spunto di riflessione per chiunque abbia la fortuna di essere chiamato a diventare un “donatore effettivo”!

Settimana scorsa Gabry, dopo alcuni piccoli ritardi, era pronto per cominciare il “vero” percorso al trapianto. Arrivati in ospedale, dopo le indicazioni, le raccomandazioni, i saluti, i pianti, le promesse, stavamo per entrare in reparto quando… con nostra grande #sorpresa, abbiamo trovato il primario ad aspettarci perché voleva parlarci: il donatore poco prima del nostro ingresso ha chiesto un rinvio di data (ci teniamo a sottolineare che l’ospedale non ne è responsabile!).

Ovviamente non conosciamo i motivi di questa richiesta che saranno più che validi (anche perché la 1°data è stata da lui stesso proposta) e non giudichiamo il nostro donatore che comunque è il nostro angelo (e come tale continueremo a definirlo), tuttavia… questo rinvio ci ha provati

RICORDATE quindi che dietro ad una donazione c’è un ricevente (paziente) e più (famiglia, ospedale, ect) …si parla di VITE SOSPESE in funzione di questo momento.
Nel nostro caso specifico:

– GABRY ha installato un CVC con un mese di anticipo, ha sospeso la fisioterapia, la logopedia e la psicomotricità;
– BENEDETTA ha sospeso l’asilo ed è reclusa in casa;
– NON abbiamo festeggiato il compleanno dei gemellini con tutte le persone che avremmo voluto perché dovevamo evitare contatti ed abbiamo, proprio per questo motivo, ridotto al minimo gli incontri con amici e parenti da oltre un mese;
– NONNA ROSA (santa) è venuta a vivere con noi con un mese di anticipo!!!

E queste sono solo le implicazioni pratiche, poi ci sono quelle emotive ed organizzative, ci sono i progetti che abbiamo sospeso io e mia moglie, quelli pianificati in futuro, c’è la riorganizzazione di un reparto ospedaliero che era pronto ad accogliere Gabry, ect. ect. – potevate immaginare tutte queste cose?? Avete idea di come ci si sente??

Ovviamente, noi non molliamo, ma chiediamo a tutti:
MENO INDIFFERENZA E PIU’ CONSAPEVOLEZZA!!!“.