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Il papà della piccola Diana: “Faremo in modo che la nostra tragedia non sia quella di altri genitori”

L'iniziativa per la tipizzazione organizzata insieme all'ADMO

La piccola Diana se n’è andata dopo aver lottato per la vita come una leonessa. Era lo scorso 8 settembre e la bambina è stata uccisa da una grave infezione polmonare a soli 6 anni. La bimba era affetta da aplasia midollare.

Diana aspettava un donatore di midollo osseo. Un trapianto avrebbe potuto salvarle la vita. Ad oggi la battaglia dei suoi genitori per aiutare le altre famiglie che stanno vivendo il loro stesso dramma non è ancora terminata.

Ci siamo. È il momento di dare un senso all’assurdo, e ci serve il vostro aiuto. Il 13 ottobre a Capua, Piazza Giudice dalle 8,30 sino al primo pomeriggio (l’orario di chiusura dipende dall’affluenza), si terrà un’altra campagna di tipizzazione. Basta un tampone salivare per farsi tipizzare e bisogna avere dai 18 ai 35 anni (anche se compiuti). Ripeto che il prelievo del midollo si effettua CON UN SEMPLICE PRELIEVO DI SANGUE! A Diana dicevo sempre che prima o poi avrebbe avuto una SUPER -TRASFUSIONE e saremmo tornati nella nostra amata città. Ma Diana non ha mai ricevuto questo gesto d’amore. Noi ci abbiamo messo il volto di chi non ha avuto un donatore e per questo non ce l’ha fatta. Ma Diana salverà tante vite, ed io e mia moglie faremo in modo che la nostra tragedia non sia la tragedia di altri genitori. VI ASPETTO IL 13 OTTOBRE… Ci sono tanti bambini che aspettano un vostro gesto d’amore, ascoltate chi ha visto quegli occhietti dolci e sofferenti. Fatelo per le altre Diana!“.