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Universiade, scatta l’inchiesta della Procura: trasporti e ospitalità sulle navi nel mirino

L‘Universiade andata in scena a Napoli lo scorso luglio è finita nel mirino della Procura partenopea guidata da Giovanni Melillo. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per far luce su alcuni aspetti poco chiari: dagli alloggi per gli atleti (ospitati sulle navi da crociera nel porto di Napoli) al loro trasferimento nei vari impianti sportivi dove era in programma la manifestazione sportiva universitaria che dal 3 al 14 luglio ha visto la partecipazione di circa 6mila atleti.

Accertamenti sugli accordi siglati tra l’Agenzia Regionale delle Universiadi e le due compagnie MSC e Costa crociere. Così come nel mirino dei magistrati napoletani è finito il trasporto degli atleti dal villaggio residenziale agli impianti sportivi. La Procura analizzerà le carte per capire che tipo di accordi sono stati siglati tra le varie parti chiamate in causa e se, soprattutto, sono state rispettate tutte le procedure di appalto.

A riferire dell’inchiesta della Procura di Napoli sono i principali quotidiani della città. Fari puntati dunque su una manifestazione sportiva sulla quale la Regione Campania, guidata da Vincenzo De Luca, ha puntato molto per rilanciare l’immagine del territorio in questione e favorire ulteriormente il turismo. Grossi investimenti sono stati fatti anche per ristrutturare numerose strutture sportive, tra cui lo stadio San Paolo, in condizioni di degrado da troppi anni. Investimenti e accordi sui quali la Procura vuole vederci chiaro.