Si traduce in una mattinata di disagi la prima fase della marcia sul clima a Napoli. Tantissimi gli studenti che si sono riversati in piazza Garibaldi per il Friday for future utilizzando la Circumvesuviana. Proprio tra le 8 e le 9 del mattino c’è stato il boom che ha impedito a tantissime persone di prendere il treno per raggiungere il luogo di lavoro.
Disservizi segnalati anche per Cumana e Circumflegrea. Gli utenti partiti dalla stazione di Quarto alle ore 8,20 (circa), sono arrivati a Montesanto alle ore 9,27 (la media di percorrenza per questa tratta va dai 20 ai 35 minuti). Oltre un’ora di disavventure e fermate prolungate a dismisura di tempo a causa del sovraffollamento e del mancato binario di treno “doppio”, come avviene di consuetudine alla stessa stazione di Quarto o a quella di Pianura per soddisfare la richiesta dell’elevato numero di passeggeri.
Il gruppo si è diretto verso piazza Garibaldi per poi raggiungere in corteo corso Umberto, via Monteoliveto e infine piazza Dante. Il traffico è in tilt in tutta la zona che va dalla stazione al centro della città. E’ un fiume di persone con cartelloni che inneggiano alla tutela della Terra e del nostro ambienti. Molti citano la famosa “Tera dei fuochi” per chiedere stop a roghi e veleni.
Il movimento, ispirato da Greta Thunberg, attivista svedese di 16 anni, ha protestato in ben 160 città italiane per il terzo Sciopero globale del clima. Questo sciopero arriva in conclusione della Week For Future iniziata lo scorso venerdì 20 settembre. Ben 4 milioni di persone sono state coinvolte in 130 paesi del mondo. In Italia il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha mandato una circolare ai presidi invitandoli a giustificare le assenze degli studenti che stanno partecipando allo sciopero per il clima.