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Napoli, altri due ragazzini non ammessi a scuola per l’abbigliamento

Inizio di anno scolastico movimentato alla scuola Ilaria Api-Carlo Levi di Scampia. Dopo il caso delle treccine di Lino, che ha deciso di tagliare per poter tornare a seguire le lezioni, altri due ragazzi non vengono ammessi in classe. Questa volta a far scattare la decisione della dirigente scolastica, Rosalba Rotondo, i pantaloni indossati dai due.

Secondo il dress code stilato dalla preside chi indossa pantaloni strappati, che vanno di moda, non è ammesso in classe. E così a farne le spese sono altri due ragazzi, due fratelli. Il più piccolo dei dei due, 11 anni, si è giustificato dicendo che il pantalone si era accidentalmente strappato sul ginocchio e quindi non riteneva giusto non essere ammesso alle lezione per questa motivazione.

La madre dei due ragazzini si è adirata con la preside e ha dichiarato a la Repubblica: “Abbiamo sempre rispettato le regole, i miei figli non hanno mai creato problemi, sono stati sempre promossi e sono educati. Il primo frequenta la terza media, il più piccolo la prima. Se la preside non mi dà una spiegazione valida sono pronta a trasferirli in un’altra scuola”. Eccesso di zelo o educazione? La linea sta diventando molto sottile…