La donna si stava recando d'urgenza al Cardarelli per la sua gravidanza. "Stavo male, non stata neanche accompagnata in ospedale"
La situazione disastrosa dell’Azienda napoletana mobilità, ovvero l’ANM ha comportato un aumento dei controlli a bordo dei bus. Ma in proporzione non è affatto migliorato il servizio pubblico. Ma la storia che dobbiamo raccontare riguarda altro.
Ha visto protagonista una donna, di 28 anni e incinta che era ala fermata in attesa di un bus. All’improvviso il dolore dovuto alla gravidanza, così appena la giovane ha visto il bus diretto all’ospedale Cardarelli ha tirato un sospiro di sollievo.
Ma come riportato da La Repubblica, il “viaggio” sino al nosocomio ha avuto un imprevisto. Infatti a bordo della vettura è salito un controllore. La 28enne era sprovvista di titolo di viaggio ed ha ricevuto una multa. Inutile spiegare al dipendente ANM la situazione.
Giustamente lui stava facendo il proprio lavoro, ma intanto la donna oltre al danno ha avuto anche la beffa. Infatti il suo ricorso per non pagare la contravvenzione è stato rigettato. Dunque, ha pagato per non aver avuto il biglietto.
“Le circostanze addotte (il parto imminente) a giustifica non possono essere motivo di annullamento del verbale elevatole“, queste le motivazioni comunicate dall’azienda. Ha detto la giovane: “Sono salita sul bus senza titolo di viaggio, e quando il verbalizzante mi ha giustamente contestato la mancanza del biglietto, ho cercato di spiegare che a causa di un malessere improvviso, visto il mio stato, mi stavo recando con urgenza al Cardarelli. Tengo a precisare che alla data del verbale ero incinta, erano trascorsi le quaranta settimane e cinque giorni previsti per il parto che è avvenuto nella notte del giorno stesso. Mentre stavo passeggiando da sola in viale Colli Aminei ho avvertito dei dolori improvvisi e, spaventata, sono salita sull’autobus che sopraggiungeva. Quanto asserito è documentabile dal certificato di ingresso nel pronto soccorso“.
E poi: “Il verbalizzante a cui avevo detto del malore invece di accompagnarmi all’ingresso del pronto soccorso mi ha invitata a scendere e ha tenuto a precisare che nella sua qualità di agente di polizia amministrativa era tenuto a rilevare l’infrazione in ogni caso “.
LE SCUSE DELL’ANM –
“I controllori dell’Anm elevano quasi tremila verbali di contravvenzione al mese, svolgendo un’attività complicata che l’azienda sta intensificando per migliorare il servizio ai cittadini. Gli errori possono capitare e in questo caso si è verificato un evidente eccesso di zelo nei confronti della signora, che andava invece aiutata e confortata. Sarà mia personale cura riprendere e riesaminare la pratica del suo ricorso che è stata trattata in modo troppo burocratico. Intanto alla signora e alla sua famiglia esprimo le nostre più vive scuse e le felicitazioni per la nascita del piccolo“, ha dichiarato Nicola Pascale, amministratore Unico di Anm.