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Addio a Mario Cerciello Rega, le parole del Generale Nistri”: “Aveva salvato una donna e sua figlia”

Il Comandante nel suo discorso alla fine del funerale ha ricordato perché Cerciello Rega ha avuto in passato un encomio

Rabbia e dolore, sono state loro le emozioni predominanti in occasione del funerale di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso lo scorso venerdì a Roma. Il militare è stato ammazzato da un giovane turista americano con 11 coltellate.

Alla cerimonia funebre erano presenti le massime cariche militari del Paese, oltre a quelle istituzionali come Matteo SalviniLuigi Di MaioRoberto Fico. La chiesa di Santa Croce Somma Vesuviana era gremita, dentro e fuori.

L’urlo della folla, “giustizia, giustizia” è riecheggiato per tutta la cittadina vesuviana in provincia di Napoli. Poi, alla fine del rito religioso, sono arrivate le parole del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri.

Quest’ultimo ha parlato del Rega uomo oltre che carabiniere. Ne ha esaltato le qualità umane e professionali. Nel farlo, Nistri, ha ricordato e omaggiato tutti quegli uomini e donne che ogni giorno danno la propria vita per la divisa.

Infine, Nistri, ha ricordato un episodio. Una vicenda che valse a Rega un encomio, cosa che, “non viene concessa molto facilmente” ha iniziato a dire il Comandante. In pratica Rega, quella volta non in servizio, aveva soccorso una donna e sua figlia trasportando entrambe in ospedale con la propria auto.

Per fortuna la donna e sua figlia vennero soccorse e il peggio fu scongiurato. Rega restò in ospedale per tutto il tempo necessario affinché quella donna ricevesse le giuste cure. Nistri ha concluso ricordando il messaggio di affetto e ringraziamento che la donna volle rivolgere a Rega.

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