Sta facendo il giro del web l’immagine di Christian Gabriel Natale Hjort, l’americano di 18 anni accusato di complicità nell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Hanno ammanettato e bendato il giovane nella caserma di via in Selci. Il comandante generale, Giovanni Nistri dell’Arma, ha aperto un’inchiesta interna per denunciare i responsabili alla magistratura. Il militare individuato ora rischia l’accusa di violenza privata e maltrattamenti, ma anche la sospensione dal servizio.
Ora l’indagine è aperta per individuare il soggetto che ha scattato la foto e capire se ha omesso soccorso, come gli altri presenti in stanza. La morte del vicebrigadiere Cierciello Rega ha provocato emozione e sgomento tra i suoi colleghi, ma anche rabbia. Sentimenti forti che però — come ha sottolineato il comandante al Corriere della Sera— “non possono in alcun modo sfociare in una vicenda del genere. Conosciamo perfettamente lo stato d’animo dei carabinieri, perché è anche il nostro. Ma adesso dobbiamo individuare tutti i responsabili”. È possibile che già domani il militare che ha bendato Natale Hjorth venga interrogato in Procura. E i magistrati sono consapevoli che una simile procedura potrebbe essere utilizzata dalla difesa anche per invalidare gli atti del processo.
Intanto alcuni media americani, nel dare notizia dell’arresto dei due 19enni di San Francisco, ricordano quanto avvenne nel 2007 a Perugia e la vicenda giudiziaria di Knox. Cnn nel raccontare di quanto accaduto a Roma precisa che ora a dettare la “narrativa è la polizia. Non c’è stato modo di sapere se i due ragazzi abbiano degli avvocati difensori. E l’ambasciata americana a Roma è chiusa il fine settimana”.

