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Napoli, pitbull ucciso da un poliziotto: ecco i referti medici

Gli atti clinici hanno scatenato ulteriori polemiche da parte del mondo animalista

Dopo l’annuncio di una manifestazione in programma per il prossimo sabato 20 luglio (dalle ore 17 alle 21, con partenza da via Cesare Rosaroll e arrivo davanti la Questura) da parte del Partito Animalista Europeo, con il sostegno delle associazioni animaliste, sui social è emerso un ulteriore elemento che ha scatenato altre polemiche in merito alla morte di un pitbull, ucciso da un poliziotto lo scorso venerdì.

Si tratta dei tre referti medici rilasciati dai sanitari dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli dopo aver visitato e curato gli agenti feriti. I poliziotti erano intervenuti in via Rosaroll per notificare un’ordine di carcerazione ad un 25enne costretto agli arresti domiciliari. Con le forze dell’ordine c’era anche il personale del 118.

Dalle versioni ufficiali, gli agenti e gli operatori medici sono stati aggrediti sia dal giovane che da un cane di razza pitbull (che il 25enne essendo agli arresti non avrebbe dovuto possedere). Addirittura il ragazzo avrebbe colpito con un pugno uno degli agenti.

Il cane, invece, avrebbe morso – azzannandolo – la caviglia di un altro poliziotto costringendo un collega ad esplodere due colpi d’arma da fuoco che hanno ucciso l’animale. Successivamente il cane è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso del Frullone. Ma per il pitbull non c’è stato nulla da fare.

In seguito si sono scatenate le reazioni e le proteste del mondo animalista. Prima la denuncia da parte della Lega Antispecista Italiana (Lai) nei confronti dell’agente che ha aperto il fuoco. La Presidente Ilaria Fagotto ha raccolto testimonianze e filmati che sono a supporto dell’esposto fatto in Procura.

Poi i pareri proprio riguardo i referti. Gli animalisti contestano gli orari di apertura e chiusura (cioè di entrata ed uscita dall’ospedale) della pratica medica. Secondo loro i pochi minuti indicati nel documento sarebbero insufficienti per visitare, curare e diagnosticare una “lacerazione con sospetta lesione al tendine di Achille“.

I TRE REFERTI MEDICI –

1)

Napoli, pitbull ucciso da un poliziotto: ecco i referti medici
foto da OpenOnline

2)

Napoli, pitbull ucciso da un poliziotto: ecco i referti medici
foto da OpenOnline

3)

Napoli, pitbull ucciso da un poliziotto: ecco i referti medici
foto da OpenOnline

IL VIDEO –

LA MANIFESTAZIONE –

Durante la consegna di una notifica a un uomo agli arresti domiciliari, un cane Pitbull è stato barbaramente ucciso dalla Polizia. Uno degli agenti ha infatti sparato per due volte all’animale, ferendolo così come dimostrano le immagini di un video pubblicato su Facebook che sta facendo il giro del mondo.

I video pubblicati parlano chiaro: il cane era soltanto spaventato per la situazione, per il rumore delle sirene ed ha tentato di difendere il suo padrone.

La reazione del poliziotto è stata assolutamente folle ed a messo a rischio anche la sicurezza dei cittadini che transitavano da quella strada.

Alla prima situazione di pericolo, non puoi prendere la pistola e far fuoco. Assolutamente no.

Protesteremo per chiedere che l’agente venga punito ai sensi della normativa vigente.

IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO PERTANTO ORGANIZZA UN CORTEO PER SABATO 20 LUGLIO CHE INIZIERÀ ALLE ORE 18:00 DA VIA ROSAROLL (luogo dove è stato ucciso il povero cane) PER POI PROSEGUIRE FINO ALLA QUESTURA CENTRALE DI NAPOLI.

SCENDI IN PIAZZA ANCHE TU E CHIEDI GIUSTIZIA“.

CLICCA QUI E GUARDA IL VIDEO

Pitbull ucciso a colpi di pistola, la manifestazione degli animalisti: "Il cane ammazzato barbaramente"

LA TESTIMONIANZA – Dopo l’arrivo del 118 e della Polizia, l’uomo è uscito in strada brandendo una pistola. Una volta che quest’ultimo è stato portato alle macchine della Polizia è uscito il cane che per legge questa persona neanche poteva detenere. L’animale non ha aggredito nessuno. Il signore nel video cercando di allontanare il pitbull a calci è stato preso e bloccato alla scarpa dal cane stesso. Poi l’animale è stato ucciso a sangue freddo. Sono uscita ed ho chiesto di portare via il cane per soccorrerlo ma me lo hanno impedito. Sono stata anche spinta e strattonata. Il pitbull è stato poi portato via per le cure dopo circa 20 minuti grazie all’intervento di una poliziotta donna. L’animale è stato portato al Frullone“.

IL POST SU FACEBOOK –

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE PITTBULL UCCISO DA POLIZIOTTO A NAPOLI …Ho ascoltato al mio telefono la testimonianza preziosa di Anna Chiaravalle, volontaria napoletana che abita accanto la casa del proprietario del pittbull ucciso ieri dalla polizia a Napoli , grazie a Miriam Caldarazzo che mi ha messo in contatto…e la faccio ascoltare anche a voi…Anna era presente sul posto e ha visto tutto…il povero cane non aveva aggredito nessuno, e dopo essere stato sparato ha girato per venti minuti sanguinante con la zampa spappolata in cerca di aiuto tra le persone fino a posizionarsi davanti la porta di casa. Anna ha offerto immediatamente ai poliziotti supporto per portarlo da un vet, ma gli veniva vietato, e quando ha insistito perché il cane stava morendo, l’hanno strattonata di malo modo contro il cofano di una macchina allontanandola con forza …solo dopo venti minuti, quando aveva perso tutto il sangue, una poliziotta donna si è finalmente impietosita, ha avvolto il cane in un asciugamani e lo ha portato alla sede della asp…vergogna, vergogna infinita …come già ho annunciato ieri, oggi come LAI Lega Antispecista Italiana tramite mandato all’ avv. Aurora Loprete, denuncerò alla procura di Napoli questo grave episodio di uccisione e maltrattamento animale, supportando il tutto con video e dichiarazioni di testimoni oculari, affinché’ quel povero animale abbia giustizia…Condividete questa importante testimonianza perché si sappia di questa condotta completamente inadeguata“.

IL VIDEO –

LA NOTA DI “NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE” SU FACEBOOK –

Una triste storia dove il protagonista è un padrone scellerato di un cane!

Quello che sta emergendo in queste ore è l’istituzione di un “tribunale social” che sta condannando il poliziotto che ieri ha sparato al pitbull del detenuto arrestato a Via Cesare Rosaroll a Napoli.

Ci preme chiarire che:

1) il cane ha svolto il lavoro per il quale è stato addestrato, ovvero difendere il padrone da chiunque fa irruzione in casa. Addestramento condannabile !
2) il poliziotto , come si vede chiaramente, e ripeto CHIARAMENTE, nel video esplode il primo colpo in difesa della persona con t-shirt bianca e borsello (poliziotto in borghese?) che ha lottato per difendersi a calci con il pitbull per circa 5 secondi. Quindi il primo colpo è stato esploso per “stato di necessità” oppure per più facile comprensione per “emergenza”. Il secondo colpo è stato esploso poiché il cane (ferito non mortalmente alla zona posteriore del corpo) si stava dirigendo verso gli agenti che stavano arrestando il detenuto.
3) il poliziotto si è comportato come se avesse ferito un essere umano in un conflitto a fuoco, ovvero ha preso il cane, lo ha caricato nella volante e lo ha trasportato al pronto soccorso veterinario alla ASL del FRULLONE facendo tutto il possibile per salvare la vita del quadrupede.
4) il personale sanitario non è presente nel video poiché hanno attentamente seguito le linee guida 118, ovvero si sono messi in sicurezza (probabilmente in ambulanza) ma vi assicuriamo che il cane si è avventato anche contro loro solo che sono stati più lesti nella fuga in ambulanza.
5) il detenuto in regime di “arresti domiciliari” non poteva detenere un cane da difesa in casa (e questa è legge)
6) se il detenuto è stato arrestato in tal modo, ovvero con manganellate e spray al peperoncino è stato semplicemente perché un poliziotto ,nell’appartamento (quindi non visibile nel video) , ha ricevuto un pugno in pieno volto. Quindi c’è stato l’oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e aggressione.

Come associazione siamo dispiaciuti per il cane che ha avuto solo la colpa di essere stato addestrato da un padrone scellerato
E siamo dispiaciuti per il poliziotto azzannato e per l’altro ferito con un pugno.

Chiediamo ai followers della pagina prima di giudicare e fare dei “processi social” di analizzare bene le situazioni con video alla mano ma soprattutto con codice penale alla mano.

Grazie a tutti“.

Pitbull ammazzato da un poliziotto, la testimonianza: "Ho visto tutto, nessuna aggressione da parte del cane"

IL BOLLETTINO DEL 118 DA “NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE” – Sul posto anche gli operatori sanitari del 118:

Pit Bull si avventa contro il 118 e ferisce un Poliziotto il tutto contornato da pallottole che fischiano in aria.

Aggressione n. 57 del 2019.

La postazione 118 Ascalesi, viene allertata per ‘agitazione psicomotoria’ in via Cesare Rosaroll. I sanitari, una volta giunti sul posto, si rendono conto che l’agitazione del paziente in questione scaturiva dalla ricezione di una notifica da parte delle Forze dell’ordine. Il paziente era già in regime di detenzione domiciliare. La polizia presente sul posto Concede ai sanitari l’ingresso nell’appartamento allo scopo di rilevare i parametri vitali e lo stato di salute del detenuto, lo stesso scaglia contro l’equipaggio 118 e contro la Polizia un cane di razza pit bull, che azzanna un poliziotto e per fortuna non i sanitari. Un altro poliziotto li presente , testimone di quanto accaduto, impugna l’arma di ordinanza e spara al pit bull a pochi metri dal personale 118. Il paziente , proprietario del pit bull, vedendo colpire il suo cane, da in escandescenza nei confronti del personale 118 e della Polizia di Stato, colpendo uno di quest’ultimi con un pugno al volto.

Versione dell’equipaggio 118 : ‘il pit bull voleva mordere anche noi, ma siamo riusciti a scappare. Il detenuto pare che brandiva in mano una pistola a salve’.

Il bollettino restituisce: un poliziotto ferito ad un polpaccio, paura per il 118 che si è dovuto nascondere dietro delle automobili in sosta per gli spari di arma da fuoco, un pit bull ferito e purtroppo morto dopo poco al Ps veterinario, ed un detenuto agli arresti domiciliari tradotto in carcere. Ancora una volta tragedia sfiorata per i sanitari e la Polizia di Stato, da sempre accanto a noi. Da segnalazione pervenuta“.

LA QUESTURA – 

Stamattina, agenti del Commissariato “Vicaria-Mercato” hanno raggiunto via Cesare Rosaroll per eseguire un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli nei confronti di un 25 enne già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

L’uomo ha fin da subito opposto una viva resistenza all’arresto, puntando una pistola contro gli operatori, poi risultata una replica priva del tappo rosso, ingaggiando con loro una colluttazione ed aizzando il proprio cane, che ha morso uno dei poliziotti.

Durante queste fasi, gli agenti hanno esploso due colpi all’indirizzo dell’animale.

Quattro degli operanti sono ricorsi a cure mediche per traumi e contusioni varie, e un quinto a causa del morso ricevuto.

Sono stati i poliziotti di un’Unità Cinofila a soccorrere il cane e a condurlo presso un centro veterinario, dove è deceduto.

L’uomo è stato arrestato, oltre che in virtù del provvedimento restrittivo, per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

LA DENUNCIA – Abbiamo denunciato il poliziotto che ha sparato al cane. Hanno sottoscritto la denuncia 31 associazioni italiane per la tutela animale“, Ilaria Fagotto Presidente del consorzio animalista Lai (Lega Antispecista Italiana).