Un giovane di orgine russe aveva nascosto sotto le coperte un pupazzo fatto stracci e lenzuola. Fermato dagli agenti della Polizia penitenziaria
Non si è trattato di un film o di una scena per una serie tv. La realtà, vista spesso al cinema, si è manifestata oggi al carcere di Poggioreale. Un detenuto di 20 anni di origine russe ha creato un pupazzo fatto di stracci e lenzuola che aveva nella sua cella. Lo scopo era quello di ingannare gli agenti della Polizia penitenziaria facendogli credere che stesse regolarmente nella sua branda. Nel frattempo, si era infilato in uno di quei bustoni utilizzati per l’immondizia. Ma il suo tentativo di evasione è stato prontamente impedito dai poliziotti del penitenziario.
“Si tratta di un episodio di una gravità assoluta: la cronica e vistosa carenza di organico per oltre 200 unità di poliziotti penitenziari e il sovraffollamento per oltre mille detenuti rispetto alla capienza regolamentare di 1600 detenuti a fronte dell’attuale presenza di 2500 persone circa con due reparti in ristrutturazione hanno messo il carcere di Poggioreale in ginocchio.Con questi numeri parlare di Sicurezza è pura demagogia, e continuare così è grave e pericoloso per la società“, ha dichiarato il Segretario del sindacato Osapp Leo Beneduci.
Ha invece affermato Ciro Auricchio, Uspp: “Continuano a susseguirsi gravi eventi critici negli istituti penitenziari campani. Destano allarme le continue aggressioni al personale anche dei ruoli apicali ed i tentativi di evasione, sventati solo grazie all’attività del personale costretto ad operare sotto organico e sempre più a rischio. Da ultimo il rocambolesco tentativo di evasione di un giovane detenuto straniero che si sarebbe nascosto, con la complicità dei compagni, in un sacco dell’immondizia: nel carcere più sovraffollato d’Europa la situazione rischia di degenerare ulteriormente in previsione del periodo estivo“.