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Matrimonio e polemiche, Tony Colombo attacca de Magistris e Borrelli: “Da giorni il figlio di Tina non dorme”

Dopo lo scontro in diretta tv con il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, il neomelodico Tony Colombo in una nota attacca nuovamente il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris: “Il Sindaco dice di non voler contribuire a fare un film su di me – afferma Colombo -, ma evidentemente ha dimenticato che è stato lui a battere il ciak in quanto il giorno del mio matrimonio ha inviato un comunicato stampa intitolato “Polizia Municipale: multe, controlli e interventi per rito civile matrimonio Colombo” a tutti i media favorendo così la diffusione di una notizia non vera, che è stata poi amplificata sui social e sui giornali con paragoni inappropriati e lesivi riguardanti soprattutto Tina”.

“De Magistris dovrebbe chiedere scusa a mia moglie – prosegue il cantante -, è stato lui a generare tutto questo. Tina ha un figlio di 11 anni che da giorni non dorme per questa questione. Il Sindaco ha definito in modo dispregiativo il mio matrimonio come ‘una rappresentazione farsesca che appartiene ad un segmento di città che evidentemente esiste’ – continua Tony Colombo -, ebbene gli ricordo che questo segmento è composto da migliaia di cittadini, molti dei quali per ingenuità di pensiero o perché credenti nel voto alternativo o perché lo hanno creduto ‘uomo del popolo’ (lui si definisce così) lo hanno votato. Dovrebbe dunque chiedere scusa anche a tutti questi napoletani che sta emarginando e che invece sono cittadini di Napoli come tutti gli altri!”.

“Se penso a Francesco Emilio Borrelli mi si concretizza avanti agli occhi la figura di un politico in perenne campagna elettorale che non ha il coraggio, e forse la voglia e/o le capacità, di affrontare e risolvere con serietà i numerosi problemi della regione Campania – continua il cantante -. Attacca il cittadino che sbaglia attraverso i social e i giornali, dovrebbe – visto il ruolo che riveste e i contatti che sicuramente avrà – affrontare le autorità preposte al controllo di chi infrange le regole. E’ troppo facile prendersela con il singolo cittadino, è più complesso rimettere in riga il sistema”.

“Borrelli dice che non si sente rappresentato da me e Tina, mi dà del bugiardo e dice che stiamo facendo fare una brutta figura a Napoli. Noi invece non ci sentiamo rappresentati da lui e da politici come lui che usano soldi ricevuti per il ruolo amministrativo e il tempo che dovrebbero dedicare alla gestione della cosa pubblica per giudicare i matrimoni altrui – conclude il cantante -. Ho dimostrato di non essere bugiardo esibendo i permessi in mio possesso. Napoli fa brutta figura quando i media parlano di problemi di cui sono vittime da anni i napoletani e che la politica non riesce, o forse non vuole, risolvere. Non accetto che si facciano allusioni negative nei confronti di mia moglie, e lui ne ha fatte! Non mi aspettavo che un matrimonio sinonimo di amore potesse essere strumentalizzato per propaganda politica, ma a questo punto – a tutela dei miei diritti e del bambino di Tina coinvolto – tramite i miei legali chiederò alla magistratura civile di valutare ed accertare i fatti punendo chiunque gratuitamente infami me e la mia famiglia con una conclusione legale di questa storia”.

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