Coinvolte tre donne, una è la compagna di un imputato. Tutto sarebbe riconducibile alle sorti del pentito Teodoro Giannuzzi
Prima le minacce e poi la rissa, tutto a causa di un litigio che ha le sue radici nel passato. Eppure i motivi sono tutti riscontrati nelle cause che stanno caratterizzando il processo che è in corso presso il Tribunale di Napoli.
Come riportato da Il Mattino, nel procedimento giudiziario a carico del clan Orlando (operante nell’area Nord del capoluogo partenopeo) e portato avanti dalla pm Maria Di Mauro, due donne sono venute alle mani con la compagna di un imputato.
Le due aggressori sono mogli di due detenuti. Il caso è delicato, l’imputato aveva già subito minacce in passato. Ci sono stati anche diverse testimonianze e interventi avvenuti in video conferenza.
Come ricorda il quotidiano, ad essere protagonista della vicenda, è il pentito Teodoro Giannuzzi. La casa di quest’ultima fu devastata e una minorenne era riuscita a registrare un video del raid.
Gli uomini del sodalizio avevano fatto pressioni sul suocero del collaboratore di giustizia affinché il filmato non fosse diffuso. Invece le immagini sono arrivate al vaglio degli investigatori e degli inquirenti. Giannuzzi ha raccontato diversi aspetti relative alle attività illecite gestite dall’organizzazione criminale.