Voce di Napoli | Navigazione

Scontri Inter-Napoli, le condanne: pena più alta per il capo ultrà nerazzurro

Si è concluso il primo grado del processo svoltosi con rito abbreviato. 4 su 5 condannati potrebbero scontare la pena ai domiciliari

Il gup di Milano Carlo Ottone De Marchi ha condannato 5 persone per i gravi incidenti provocati dagli ultrà dell’Inter dopo la sfida giocata contro il Napoli a San Siro lo scorso 26 dicembre. Quella sera perse la vita il tifoso Daniele Belandinelli.

Il verdetto del giudice, al termine del processo svoltosi con rito abbreviato, è arrivato dopo le conclusioni delle indagini coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella ed eseguite dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri. La pena più alta è toccata al capo storico del tifo organizzato nerazzurro, Nino Ciccarelli.

Quest’ultimo dovrà scontare 3 anni e 8 mesi di carcere. Gli altri 4 condannati, invece, avendo avute pene inferiori ai 2 anni, potranno scontare la condanna agli arresti domiciliari così come richiesto e affermato dai loro avvocati difensori.

Tranne Ciccarelli, hanno preso tutti pene inferiori ai tre anni e questo impone per legge la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella ai domiciliari o il ritorno in liberta. Sono ottimista sulle nostre istanze di scarcerazione hanno tutti avuto un ottimo comportamento processuale e molti di loro non hanno precedenti“, queste le dichiarazioni del legale Mirko Perlino riportate da La Repubblica.

Scontri Inter-Napoli, ecco le condanne: la pena più alta per il capo ultrà nerazzurro
Nei riquadri, in alto Nino Ciccarelli, in basso Daniele Belandinelli