Il grande giornalista si è raccontato al Corriere della Sera, descrivendo le sue ultime sofferenze e la voglia di combatterle
Ha rivoluzionato e arricchito il mondo del giornalismo. Vincenzo Mollica è un simbolo del nostro Paese ed ha accompagnato tante sue fasi storiche soprattutto quelle relative al mondo dello spettacolo. Come riportato da Il Corriere della Sera, Mollica è molto malato ma non ha certo intenzione di arrendersi alla malattia.
Il Parkinson e la cecità, le due piaghe che provano a distruggere il gigante Mollica senza però riuscirci. Infatti, il giornalista e scrittore non ha certo voglia di lasciarsi andare senza combattere, resistendo al male e alla depressione.
“Vedo ombre in un mare di nebbia. Più spesso non vedo un tubo, ma continuo a coltivare la speranza. Andrea Camilleri mi ha spronato a non abbattermi, a sviluppare gli altri sensi. Ignoro che cosa sia la depressione. Mi sostengono due pilastri: famiglia e lavoro. Nella vita non ho altro. Mai messo piede nei salotti. Se ne accorse la mamma. I miei genitori mi portarono da un oculista in Calabria. Avrò avuto 7-8 anni. Origliai la sentenza da dietro la porta: ‘Diventerà cieco’. Da quel momento adottai una tecnica: imparare a memoria tutto quello che mi circondava, in modo da ricordarmene quando sarebbero calate le tenebre“, queste le parole di Mollica.