Un incredibile ritrovamento è stato fatto a largo del mare di Posillipo, nei pressi del Parco Sommerso di Gaiola: secondo quanto affermato da Il Mattino, alcuni pescatori hanno infatti rinvenuto alcuni reperti che risalgono al Settecento. Si tratta di un carico di ceramiche, mattoni e terracotte che provengono probabilmente da un’officina della zona, e sarebbero già state spostate dalla loro posizione originaria da qualcuno che intendeva impossessarsi dei preziosi frammenti per poi rivenderli.
Secondo le prime indagini dei ricercatori del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus e della Soprintendenza Archeologica di Napoli, i reperti si trovavano, forse, su un barcone proveniente da Napoli e diretto a Pozzuoli: “Abbiamo effettuato tutti i sopralluoghi possibili, per mettere al sicuro tutto il materiale ancora in situ” afferma Enrico Stanco, funzionario della Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e del Paesaggio del Comune di Napoli. “Adesso stiamo verificando la presenza sotto la sabbia di strutture lignee relative allo scafo. Questo ritrovamento ha analogie con il ‘leudo del mercante’, un naviglio rinascimentale naufragato nel corso di un trasporto di ceramiche dalla Liguria. Ovviamente, con le dovute differenze, il leudo potrebbe restituirci le possibili fattezze del barcone che navigava nelle acque del Golfo di Napoli”.
“Fa ben sperare” ha dichiarato inoltre Maurizio Simeone, ricercatore del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, “il fatto che pescatori della zona si siano immediatamente rivolti al Parco. Se tutti si fossero comportati così in passato oggi avremmo molte più testimonianze della nostra storia. Purtroppo invece questi ritrovamenti casuali diventano solo occasione di saccheggio. Speriamo che d’ora in avanti in tanti seguano l’esempio di questi pescatori di Posillipo che ci hanno aiutato a restituire queste bellezze a Napoli ed al mondo”.
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