“Che ti possano squartare vivo”. Queste le parole utilizzate in una intercettazione ambientale dal boss del Casalesi Michele Zagaria durante un colloqui in carcere avvenuto nella primavera del 2015. Quasi quattro anni dopo, Sandro Ruotolo, giornalista napoletano che si occupa da anni di criminalità organizzata e destinatario del messaggio di “Capa storta”, non avrà più la scorta.
La decisione è stata annunciata via Twitter dall’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando che avanza più di qualche dubbio. E’ anche il giornalista che si è occupato della “Bestia”, il dispositivo propagandistico del ministro dell’interno (Matteo Salvini, ndr). Casualità? Lo chiederò in parlamento”.
Hanno tolto la scorta a Sandro Ruotolo,giornalista da sempre impegnato in inchieste sulle mafie.
E anche il giornalista che si è occupato della “Bestia”,il dispositivo propagandistico del ministro dell’interno. Casualità? Lo chiederò in parlamento.— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 2 febbraio 2019
In Italia le scorte vengono decise dall’Ufficio Centrale Interforze per la sicurezza interpersonale (Ucis), dove dirigenti della polizia e dei carabinieri sulla base di segnalazioni da parte dei prefetti e sulla base delle risultanze delle inchieste e delle attività ispettive, decide per chi è necessario predisporre una scorta, definendo inoltre tempi e modi della protezione.
La decisione di togliere la scorsa a Sandro Ruotolo ha provocato la reazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania che hanno inviato una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere di rivedere la decisione di revoca della scorta armata al giornalista.
“Le segnaliamo l’improvvisa decisione levare la scorta a Sandro Ruotolo, coraggioso cronista sottoposto a vigilanza dopo le sue inchieste sulla camorra – scrivono il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti insieme con il segretario del Sugc Claudio Silvestri – Lei medesimo, di recente a Napoli, ha avuto modo di apprezzare il coraggio e l’autorevolezza professionale di Ruotolo e avrà modo di ribadire anche la sua contrarietà a questa decisione. Levargli la scorta sarebbe una scelta incomprensibile, pericolosa e lo metterebbe in condizione di non poter più proseguire nell’impegno di questi anni. Siamo certi che non mancherà di far sentire la sua voce a sostegno di questa battaglia di civiltà e di libertà”.
“Ho appreso la notizia relativa alla revoca della scorta al giornalista Sandro Ruotolo, mi auguro che sia subito smentita e se invece si tratta di una revoca già adottata mi auguro possa arrivare la revoca della revoca”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. De Magistris, nel definire Ruotolo giornalista “coraggioso, libero, autonomo e indipendente”, ha sottolineato che “negli ultimi tempi si è occupato e si sta occupando sia di inchieste delicate di criminalità organizzata anche relativamente alle sue collusioni con apparati politici e istituzionali sia di inchieste sulla politica”. “Mi sembra un pò strano – ha concluso il sindaco – che proprio in un momento di forte impegno professionale di Ruotolo, da parte dei vertici del Viminale venga meno il provvedimento di protezione personale”.