Sono raccapriccianti le foto del ragazzo picchiato brutalmente da un parcheggiatore abusivo che l’ha ridottto in fin di vita provocandogli danni permanenti. L’episodio è accaduto a Caserta lo scorso 20 ottobre quando il posteggiatore ha investito il ragazzo a bordo di uno scooter con lo scopo di fargli del male. La bestia è riuscita nel suo intento e ha causato al diciassettenne lo scoppio di tre vertebre, la frattura del bacino in più punti, lesioni agli arti e danni che hanno causato la perdita dell’uso di una mano. Al ragazzo sono state eseguite già tre operazioni chirurgiche.
La notizia è stata riportata dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che sul proprio profilo Facebook ha pubblicato la denuncia all’indomani dell’arresto a Marcianise dell’abusivo e di suo figlio insieme alle foto oscurate del diciassettenne in ospedale.
“Non smetterò mai di ripeterlo – prosegue Borrelli – siamo di fronte ad una categoria composta da delinquenti dall’altissima pericolosità sociale. Questi individui sono dei violenti, totalmente avulsi dal normale contesto del vivere civile. Pensano ed agiscono secondo logiche criminali. Quale orrendo disegno mentale spinge un ultraquarantenne ad inseguire e speronare un ragazzino con il solo obiettivo di tentare di ucciderlo? La giustizia deve agire con la massima severità. Questi criminali dovranno essere colpiti da una pena esemplare”.
“E’ solo un caso che mio figlio non sia morto – spiega la mamma del giovane -. Solo dopo il coma ci ha spiegato chi lo aveva ridotto così. Se non si fosse svegliato, non avrei mai saputo il nome dell’assassino. Mio figlio è stato lasciato a terra, agonizzante, dopo essere stato travolto deliberatamente. E’ rimasto sul selciato per diverse decine di minuti. Quando è arrivato in ospedale era in fin di vita, a pochi minuti dalla morte. Ora dovrà fare i conti con i danni permanenti provocati da questa azione assurda e criminale. I medici non sono ottimisti sulle sue condizioni, dovrà sottoporsi ad una lunga rieducazione. La mia speranza – prosegue la donna – è che la giustizia si riveli tale. Non vorrei che questi criminali se la cavassero in qualche modo. Devono pagare per tutto il male che hanno fatto e stanno facendo a mio figlio”.
I FATTI. Il diciassettenne, come riportato da Mary Liguori su Il Mattino, sarebbe stato investito da una macchina di proposito in Piazza Dante, a Caserta, in seguito a una rissa. E’ stata la vittima, uscita dal coma i primi di dicembre, a riconoscere i due pregiudicati Giuseppe Rinaldi, di 44 anni, e il figlio Gianfranco di 20, che la notte del 20 ottobre lo avevano inseguito e poi investito. Secondo il racconto del minore, poco prima c’era stata una rissa e lui, per difendere un amico, aveva spaccato una bottiglia in testa ad uno dei due. Di qui l’inseguimento e poi la tragedia. La vittima sarebbe il figlio del braccio destro dell’ex ras del clan dei Quaqquaroni, e ha amicizie nel clan dei Piccolo e dei Belforte.
IL PARCHEGGIATORE ABUSIVO. Giuseppe Rinaldi è noto tra i parcheggiatori abusivi con il soprannome Peppe ‘a tigre e pochi mesi fa si rese protagonista di un video che spopolò sul web. Richiedeva presunti diritti per i parcheggiatori abusivi: “Amici miei, aiutatemi a diffondere questo video. Nuje avimm’ campà: o ci date il lavoro o ci lasciate fare il parcheggio”.
GUARDA IL VIDEO DI PEPPE ‘A TIGRE -> https://www.vocedinapoli.it/2018/09/18/il-video-vergogna-del-parcheggiatore-abusivo-fatemi-lavorare-non-posso-andare-a-rubare/
