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“Giggino il Pirata”, sposa Tony Colombo, elargisce cittadinanze e snobba le contestazioni: ma dov’è il sindaco di Napoli?

La voglia di "guidare" una flotta per salvare i migranti, il rito al Maschio Angioino per il cantante e l'ironia su chi ha manifestato contro di lui

Dov’è il sindaco di Napoli Luigi De Magistris? Sono molti i cittadini che se lo stanno chiedendo. Ormai per gran parte dell’opinione pubblica locale la città sta andando avanti senza che alla sua guida ci sia un primo cittadino. Del resto i napoletani sui principi di anarchia e autogestione sono molto ferrati e preparati. Eppure, basta guardare bene in giro e con attenzione ed ecco che la figura di De Magistris appare magicamente all’improvviso.

Ci sono inaugurazioni o eventi presso attività ristoratrici e commerciali i cui gestori sono politicamente vicini al sindaco? Tranquilli, lui sarà li a stappare bottiglie e brindare. C’è qualche cittadinanza onoraria da conferire? Non preoccupatevi, De Magistris è già pronto a firmare il provvedimento. Ormai non si contano neanche le onorificenze elargite dall’attuale amministrazione. L’ultima? Quella per Kalidou Koulibaly, peccato che ad essere assenti erano molti consiglieri comunali, per cui senza il numero legale necessario per legge, la seduta del Consiglio comunale è stata rinviata.

Povero sindaco, per lui questo è un periodo davvero molto duro. È da mesi che De Magistris, al capolinea con la sua discutibile esperienza da sindaco, sta pensando a chi lasciare in eredità la bollente poltrona di palazzo San Giacomo. Ma il dilemma più asfissiante per il primo cittadino è un altro: dove proseguire la propria carriera politica? Insomma, dove potrebbe liberarsi un posticino che garantisca a Giggino qualche altro annetto di lavoro? Tra europee, regionali e chissà politiche, sono questi gli appuntamenti elettorali all’orizzonte per De Magistris.

Poiché l’esperienza di Dema non ha avuto molta fortuna alle ultime elezioni, il sindaco ha provato a creare un movimento europeo con le forze antagoniste e di estrema sinistra. Ma anche in questo caso non ha trovato sponde per possibili alleanze. Dallo straniero Yanis Varoufakis, ai più vicini centri sociali istituzionalizzatosi con il partitino Potere al popoloDe Magistris non ha trovato i giusti compagni di avventura. Di conseguenza è probabile che il sindaco tenti di concorrere per lo scranno più alto di via Santa Lucia sfidando Vincenzo De Luca e i candidati di Movimento 5 Stelle e Centrodestra (o di quello che ne resta).

L’ultimo tentativo per De Magistris potrebbe essere quello di lanciarsi in un progetto (quale?!) a livello nazionale se l’attuale governo dovesse cadere dopo le prossime elezioni europee. E il primo cittadino ci starebbe pensando seriamente. Insomma, non è un caso che Dema – sui temi migranti e sicurezza – sta mettendo in atto una propaganda anti Salviniana per cercare di riempire un buco che la sinistra dei falliti ha lasciato libero da circa 10 anni.

E dunque, mentre la città affonda nelle sue buche, i cantieri restano chiusi o procedono a rilento, i fondi europei rischiano di esser bloccati, i rifiuti caccianno ogni tanto “à capa afor o sacco“, le periferie sono sempre più scisse dal centro, i servizi pubblici in generale sono al collasso e la Corte dei conti ha il fiato sul collo delle finanze comunali (il cui bilancio è in costante pericolo di dissesto), ecco la genialata: De Magistris sarebbe pronto ad affittare una nave per soccorrere i migranti e dare uno schiaffo a Matteo Salvini.

Certo il gesto è nobile e la battaglia per l’accoglienza di queste povere persone è sacrosanta. Ma è possibile che il coniglio estratto dal cilindro del sindaco sia questo? A parte che il primo cittadino dovrà spiegare con quali soldi (soprattutto se pubblici) renderà sostenibile questa sua bizzarra idea, ma siamo sicuri che questa campagna di disobbedienza contro il governo (insieme a qualche altro sindaco d’Italia) si tramuti in qualcosa di concreto e porti dei benefici ad una città abbandonata a se stessa?

Io ho i miei dubbi, anzi sono sicuro che il tutto resterà una grande e gigantesca chiacchiera fatta giusto per dare aria alla bocca di De Magistris, e alle orecchie dei napoletani, ormai assuefatti da tanta inefficienza. Anche se qualcosa si è mosso. Lo scorso sabato diversi comitati civici hanno organizzato una manifestazione di protesta contro il primo cittadino. Non si è trattata di una folla oceanica, stile gilet gialli a Parigi o SI TavTorino, ma almeno qualcuno in piazza ha deciso di andarci. E quando i cittadini si muovono in questo senso la cosa è sempre positiva.

E sapete De Magistris come ha bollato questo poco di attività civica da parte di alcuni napoletani? Con totale indifferenza. “Pensavo fosse una manifestazione di tifosi napoletani che con il fazzoletto azzurro chiedevano di non vendere Allan“, queste le dichiarazioni del sindaco secondo cui alle sue spalle starebbe tramando, “qualche avversario politico che da anni cerca di portare migliaia di persone in piazza senza riuscirci. Aspettassero le elezioni del 2021 in cui io non ci saro’ e forse allora se la potranno giocare, ma se questo e’ il preludio di una campagna elettorale per sconfiggerci allora sono molto incoraggiato“. E effettivamente la mancanza di una qualsiasi opposizione ha reso il lavoro di Dema più facile e l’agonia dei cittadini più lunga.

Ma torniamo alla domanda iniziale, che era…ah, giusto…dov’è il sindaco? In proposito, per chi volesse (ed è invitato), potrà incontrarlo al Maschio Angioino il prossimo 28 marzo. De Magistris per l’occasione indosserà la fascia tricolore e celebrerà un matrimonio: quello del cantante napoletano Tony Colombo. Dove lo trovate – appunto – un primo cittadino più pop di così?!

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