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Cardito, picchiata davanti ai figli: donna scende in strada e chiede aiuto ai passanti

In Italia da appena un mese, ha trovato il coraggio di denunciare, forse anche dopo quello che è successo domenica nel suo comune, Cardito, dove un bambino di 7 anni è stato ucciso e la sorellina di un anno più grande ricoverata in codice rosso al Santobono.

Ha denunciato le violenze che era costretta a subire, insieme ai figli di 4 e 6 anni, da quel marito che il 26 gennaio scorso l’ha aggredita con calci e pugni fino a lanciarle contro il cellulare. Indecisa sul da farsi, la donna ieri ha deciso di non stare zitta, ha aspettato che l’uomo andasse a lavoro per poi scendere in strada e chiedere aiuto ai passanti che hanno chiamato i carabinieri.

Si tratta di una famiglia albanese, sposata da circa 10 anni. Lui lavora in Italia, lei fino a qualche mese fa in Albania. Inizialmente si vedevano due volte l’anno e già nel corso delle rare visite nel Paese d’origine, l’uomo aveva mostrato una certa indole violenta. Poi dopo la nascita delle due figlie e un breve periodo di convivenza in Germania dalla sorella della donna, i due hanno deciso di venire a vivere a Cardito, luogo di residenza dell’uomo.

Trasferitasi in Italia da circa un mese, la donna ha cominciato a subire violenze nell’abitazione del marito culminate il 26 gennaio con calci, pugni e con il lancio di uno smartphone che l’aveva colpita all’addome. Indecisa sul da farsi, ancora in forse sul denunciare o no il marito e con lui in casa, la donna ha deciso ieri pomeriggio. Lui è uscito per andare al lavoro e lei approfittando della sua assenza è uscita in strada con le bambine chiedendo aiuto ai passanti: questi ultimi hanno chiamato subito i carabinieri.

Nel giro di pochi minuti i militari dell’Arma di Crispano hanno soccorso la signora e le piccole, raccolto la denuncia della donna che con l’aiuto di un interprete ha raccontato tutte le violenze subite e avviato i primi accertamenti. I militari hanno denunciato l’uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia. La denunciante è stata affidata ai medici dell’ospedale di Frattamaggiore che le hanno riscontrato vari traumi giudicati guaribili in 10 giorni. La madre e le figlie sono state affidate ai servizi sociali del comune di Cardito.

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