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L’avvocato napoletano come “Robin Hood”: toglie ai ricchi per “salvare” i poveri

Ha ottenuto il nomignolo di “salva imprese” l’avvocato trentasettenne Danilo Griffo, residente a Brescia ma nato a Cardito, comune in provincia di Napoli, e laureato alla ex S.U.N. di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Nel corso della sua carriera, infatti, Griffo si è dedicato ad un settore particolare, cioè lo storno dei debiti verso le banche e il fisco, dando quindi una mano a privati e piccole imprese che rischiavano la bancarotta.

Un caso in particolare ha attirato la sua attenzione: un’azienda del Trentino Alto Adige si è trovata ad essere debitrice alla banca e all’Agenzia delle Entrate e Riscossione di ben sette milioni di euro. Griffo si è quindi opposto al fallimento, contestando il credito della banca che aveva avviato la procedura. Ottenuta la sospensione del processo ha poi lavorato ad un piano di ristrutturazione dell’azienda al fine di salvarla dal fallimento. Nei mesi scorsi l’avvocato napoletano ha ottenuto un provvedimento giudiziario con il quale il Tribunale di Bolzano falciava l’esposizione debitoria dell’azienda, stornando, in un solo colpo, circa quattro milioni e cinquecentomila euro.

Secondo Griffo, gli istituti di credito dovrebbero supportare i progetti imprenditoriali, premiando il merito e condividendo, se è il caso, anche il rischio d’impresa. E’ quindi utile in questo senso la riforma varata nel 2018, che richiede monitorare continuamente le aziende in modo da riconoscere in anticipo i sintomi di instabilità economica e scongiurare così il fallimento delle stesse.