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“Adrian è sessista”, la serie animata di Celentano e gli stereotipi: “Donne non bevete, vi stuprano”

Non si fermano le critiche legate alla serie animata di casa Mediaset, “Adrian”, con protagonista Adriano Celentano, ambientata nel futuro in un’Italia distopica. La prima puntata aveva infatti suscitato l’indignazione dei telespettatori per la presenza nella serie di una Napoli trasformatasi in una capitale della criminalità organizzata, con tanto di grattacielo sul quale spicca la scritta “Mafia International”.

Martedì sera è andata in onda la seconda puntata di “Adrian” e anche stavolta una scena ha suscitato violente proteste sui social. Nel passaggio “incriminato”, due ragazze vengono aggredite da un gruppo di delinquenti, ma vengono prontamente salvate da Adrian, nei panni del giustiziere mascherato “la Volpe”. Il commento del protagonista rivolto alle due ragazze (“se aveste bevuto qualche bicchiere di meno avreste evitato l’approccio con dei tipi poco raccomandabili)”, ha provocato lo sdegno di molti telespettatori, che hanno bollato la frase come sessista.

“Adrian ci insegna che se due donne bevono e vengono stuprate se la sono cercata” è uno dei commenti che spopola sui social.  “Milioni per una grafica da anime degli anni Settanta, doppiaggio imbarazzante, miscuglio di vari stereotipi di film d’azione, maschilismo dilagante, l’unica cosa positiva è che non paghiamo il canone per questo” aggiunge un altro utente. “Le donne secondo Adrian in casa sempre nude, fuori non possono bere o essere troppo svestite se no se la cercano” commenta una donna.

Che sia per le scelte artistiche discutibili o per la qualità stessa della serie, insomma, è innegabile che anche nelle prossime settimane “Adrian” continuerà a far parlare di sé.