Voce di Napoli | Navigazione

Caffè Borbone diventa milanese: “Conquisterà il nord ed entrerà in borsa”

Che dipenda dalla qualità dell’acqua, dalla miscela o dalla tostatura dei chicchi, il caffè napoletano è comunemente considerato tra i più buoni al mondo. Non a caso la maggior parte delle aziende produttrici di caffè – Kimbo, Moreno e Passalacqua fra le altre – sono nate proprio a Napoli.

Una delle società più “giovani” del settore è Caffè Borbone, della Aromatika s.r.l., che nasce nel 1996 come azienda di torrefazione e confezionamento di caffè e nei primi anni 2000 lancia il marchio. Nel corso dei suoi 22 anni di attività Caffè Borbone è riuscita con successo a destreggiarsi nel mercato del caffè nonostante la concorrenza di aziende ben più antiche, diventando leader nel mercato delle capsule. Un successo che si riflette nel nome del marchio, Borbone, non a caso il nome della famiglia reale del florido regno di Napoli e delle due Sicilie.

Negli ultimi anni Caffè Borbone è cresciuto a un ritmo del 40% ogni 12 mesi, toccando un giro d’affari di circa 94 milioni di euro, e il suo notevole sviluppo non è passato inosservato agli occhi dei grandi investitori del nord Italia. Lo scorso marzo infatti la milanese Italmobiliare ha acquistato il 60% delle azioni della società, per un totale di 140 milioni di euro. Il restante 40% resterà al fondatore dell’azienda, Massimo Renda, che attualmente ricopre l’incarico di presidente esecutivo.

I progetti della Italmobiliare per Caffè Borbone sono ambiziosi: penetrazione in aree di mercato poco sviluppate come il Nord Italia e la grande distribuzione, e infine la quotazione a Piazza Affari. “La scelta di puntare su Borbone per entrare nel mercato del caffè” spiega Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare “è supportata dal valore di un marchio apprezzato e vincente, dall’efficienza produttiva e dalla visione e capacità innovativa che il fondatore e il management continueranno a imprimere”.