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No ai botti di capodanno: l’appello di Carmela Sermino, vedova Veropalumbo

Siamo vicini al 31 dicembre, giornata nella quale non solo a mezzanotte si sparano botti e fuochi d'artificio

Come ogni anno, quando si ci avvicina al capodanno, scatta l’allarme botti. Ovviamente, non stiamo parlando dei fuochi artificiali ma di tutti quegli ordigni illegali e soprattutto pericolosi. Infatti, spesso il primo gennaio è un bollettino di guerra tra chi resta ferito, perde una mano un un dito o addirittura rischia la vita.

Purtroppo, in molti quartieri della città, si sparano anche colpi d’arma da fuoco camuffati dal rumore dei fuochi d’artificio. Un modo barbaro per divertirsi e che molte volte ha causato morte e dolore. È il caso di Giuseppe Veropalumbo.

Ecco, per l’occasione, l’appello di Carmela Sermino vedova di proprio di Veropalumbo vittima innocente di camorra ucciso 31 dicembre 2007 a Torre Annunziata.

Siamo ormai prossimi alla notte che precede il nuovo anno. Desidero lanciare un messaggio d’amore a chi vive al di fuori della legge e dei principi cristiani: non è mai troppo tardi per cambiare, la vita è troppo breve per essere sprecata cosi. Salutate il nuovo anno con un’unica detonazione: stappando una bottiglia di spumante con i vostri cari. A me, a mia figlia, una mano criminale ha impedito di poterlo fare con mio marito, con il papà per il resto della vita. Oggi sorridendo vi dico: pensate a quello che fate non distruggere in un attimo la vita di intere famiglie. Un atto criminale troppo balordo per essere digerito da qualsiasi coscienza”.

No ai botti di capodanno: l'appello di Carmela Sermino, vedova Veropalumbo