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Pane e hashish e cellulare nelle patatine, il Sappe denuncia gli ultimi due casi

Nella giornata di ieri durante il controllo di un pacco in entrata al Reparto Colloqui gli uomini della Polizia Penitenziaria intercettano un consistente quantitativo di sostanza stupefacente diretto ad un detenuto napoletano, giudicabile proprio per reati legati allo spaccio, ristretto al padiglione Napoli. La convivente ha tentato di introdurre illecitamente ben circa 500 grammi di Hascic abilmente occultato nel pane all’interno del pacco.

La sostanza stupefacente suddivisa in 47 barrette era nascosta nella mollica del pane affettato. La donna è stata fermata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente che ha disposto l’arresto e traduzione alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli. Il personale della Polizia Penitenziaria di Poggioreale nella attività investigativa prevista, in questi casi, ha espletato anche una minuziosa perquisizione domiciliare della arrestata.

Nella stessa giornata di ieri gli agenti della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di S. Maria Capuavetere, in una operazione di servizio,riescono ad intercettare e sequestrare un telefonino perfettamente funzionante che era diretto all’interno dell’Istituto. Un detenuto del Reparto Volturno al rientro dalla visita dei familiari portava con sé una busta di patatine, la cosa non è passata inosservata, ed ad un successivo controllo si scopriva che tra le patatine era occultato un mini apparecchio telefonico. In entrambi i casi di Poggioreale è S. Maria l’abilità professionale e l’intuito poliziesco dei colleghi hanno consentito ancora una volta l’interruzione di illeciti traffici tra l’esterno e l’interno delle Strutture Pen itenziarie in Regione. Il SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, esprime proprio encomio ai colleghi di Napoli e S. Maria per l’abnegazione al servizio svolto.