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Milik-Mertens, il retroscena prima del gol: “L’aveva mandato a quel paese, poi l’abbraccio”

Il Napoli sbanca Cagliari grazie al gol sul punizione di Milik e mantiene vivo il campionato nonostante i continui successi, con polemiche annesse, della Juventus. Il gol decisivo dell’attaccante polacco è arrivato nel primo minuto di recupero al termine di una seconda frazione di gioco letteralmente dominata dalla formazione di Ancelotti che ha dovuto fare i conti anche con le perdite di tempo del Cagliari.

Diversi infatti i giocatori che hanno più volte ritardato la ripresa del gioco per crampi o altri piccoli problemi. Ma nel primo dei sette minuti di recupero Milik ha gelato tifosi e giocatori sardi dando ragione ad Ancelotti che aveva insistito con i suoi giocatori per far battere la punizione all’ex Ajax.

Nel post gara il tecnico emiliano ha spiegato a Sky Sport che “le gerarchie per le punizioni sono chiare: dalla parte destra ci sono Milik e Mario Rui, dall’altro lato ci sono Mertens e Insigne. C’è stato un piccolo malinteso, ma non era necessario che ci fosse. Milik è un ragazzo serio, riesce a gestire bene i momenti, è questo il refrain del gruppo: siamo abbastanza equilibrati. Col Liverpool abbiamo rimediato un colpo forte, ma noi già avevamo reagito, non dovevo aspettare questa partita per capirlo”.

A raccontare ulteriori retroscena della punizione rivelatasi poi decisiva, sono i due giornalisti di radio Kiss Kiss Napoli, protagonisti della consueta radiocronaca della gara. Carmine Martino e Paolo Del Genio hanno raccontato anche i concitati momenti che hanno preceduto la punizione decisiva di Cagliari-Napoli: “Attenzione, c’è stato un momento in cui non i ragazzi non sono stati d’accordissimo. Mertens ha protestato, voleva battere lui la punizione…”. Poi, dopo il gol: “Ora lo possiamo dire: Mertens aveva mandato a quel paese Milik, poi lo è andato ad abbracciare, i due sono molti amici. Arek si sentiva molto sicuro ed ha mandato via sia Dries che Lorenzo”.