Il giovane figlio del boss Renato ha subito in primavera un'operazione al cervello e poi un ricovero al Cotugno per meningite
Di nuovo problemi di salute per il 20enne Antonio Michele Elia, figlio del boss Renato capo dell’omonimo clan egemone nel Pallonetto di Santa Lucia nel centro di Napoli. La notizia è stata data dall’attivista ed ex detenuto Pietro Ioia oggi presidente dell’associazione Ex Detenuti Organizzati Napoletani (EX DON).
“Notizia di poco fa che Michele Elia dal mostro di cemento è stato trasportato in ospedale, la malasanità persevera con i detenuti“, questo il post pubblicato su Facebook da Ioia. Secondo quest’ultimo sarebbe stata direttamente la famiglia del giovane ad avvertirlo. La comunicazione ai familiari sarebbe stata inviata dalla polizia penitenziaria.
Michele Elia lo scorso mese di maggio ha subito ben due interventi al cervello. Il giovane lamentava da tempo dei problemi di salute fino a quando, un giorno, non ha perso conoscenza svenendo in cella. Da quel momento sono trascorsi 10 giorni di coma e ricovero in terapia intensiva presso l’ospedale CTO di Napoli.
Poi il risveglio anche se la buona notizia non ha retto per molto tempo. Infatti, dopo pochi giorni, Elia è stato ricoverato d’urgenza al nosocomio Cotugno di Napoli per una sospetta meningite. Sulla vicenda si è espresso il suo avvocato difensore Raffaele Chiummariello:
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“La corte d’Appello aveva respinto una mia richiesta per gli arresti domiciliari perché l’ospedale dichiarò che Elia poteva tornare in carcere (il Cotugno ndr). Adesso è fissato un appello in merito per il prossimo 8 gennaio. Per l’occasione avevamo richiesto la nomina di un perito ma anche questa richiesta è stata bocciata dalla Corte“, insomma a quanto pare potrebbe trattarsi di un altro caso di mala sanità.
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