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Bombe, spari e auto a fuoco: è assalto a portavalori, incubo sul raccordo autostradale

Bande chiodate, bombe carta, spari partiti da armi da guerra, come l’Ak 47 (Kalashnikov), e da pistole, e auto in fiamme durante la fuga. E’ l’inferno vissuto questa mattina sul raccordo autostradale Avellino-Salerno quando una banda specializzata in rapine a furgoni portavalori è entrata in azione all’altezza dello svincolo di Serino, comune irpino.

Nel mirino ben tre furgoni portavalori dell’istituto di vigilanza privata Cosmopol. I banditi, una ventina quelli che sarebbero entrati in azione, hanno bloccato un tir che trasportava carburante intimandogli di mettersi di traverso per delimitare la zona d’azione. Poi, dopo aver posizionato bande chiodate per rallentare eventuali interventi delle forze dell’ordine, hanno bruciato le loro auto ed esploso bombe carta e colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio.

BOTTINO DI MILIONI DI EURO – Potrebbe essere di alcuni milioni di euro il bottino della rapina del colpo avvenuto intorno alle 10:15. Uno dei furgoni è stato incendiato mentre un altro è riuscito a superare la barriera di auto poste di traverso sulla carreggiata dai rapinato.

Il commando ha utilizzato un escavatore per tentare di scardinare le lamiere dei due portavalori. I loro piani sono stati complicati dall’intervento di una pattuglia della polizia stradale che è prontamente intervenuta nel tentativo di scongiurare l’assalto. E’ nato un conflitto a fuoco che ha visto i banditi ritirarsi. Alcuni sarebbero fuggiti a piedi tra le campagne circostanti, altri hanno invece rubato l’auto a una signora bloccata nel traffico. Non si segnalano persone ferite. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri e vigili del fuoco.

LE IPOTESI – Si sono formate lunghe code sul raccordo in entrambe le direzioni, il traffico è rimasto paralizzato. In corso le ricerche della polizia con l’utilizzo anche di un elicottero. Sul posto si è recato anche il procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo. Secondo una prima ricostruzione, il modus operandi degli assalitori sarebbe riconducibili ad altri simili che in passato si sono consumati in Puglia.