Le ossa ritrovate nella Nunziatura Apostolica di Roma lo scorso 30 ottobre non sono né di Emanuele Orlandi né di Mirella Gregori, le due minorenni scomparse nella capitale nel 1983, ma di un uomo.
È quanto si apprende in Procura dopo i primi risultati compiuti sulla datazione di alcuni resti, in particolare sulla calotta cranica e sul radio, dai quali si evince che sono certamente antecedenti al 1964 e che sono di un uomo. L’esito degli accertamenti è arrivato dal laboratorio della Scientifica di Caserta e, così come evidenziano gli inquirenti, “le persone nate prima del 1963 hanno segni inequivocabili e gli esami su radio e calotta cranica hanno un contenuto di Carbonio 14 tale che la persona sarebbe morta prima del ’63”.
Accertamenti in corso per arrivare a dare un nome ai resti ossei ritrovati.
“Da quanto mi risulta questi sono i primi esiti degli esami col metodo del carbonio 14: io vorrei aspettare la fine e poi vorrei avere il risultato dell’esame genetico con il Dna, che può dare la certezza sulla datazione”. È quanto afferma Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, dopo gli esiti comunicati dalla procura di Roma sulle ossa trovare in Nunziatura. “Vorrei anche capire – aggiunge – da cosa dipende questo spartiacque così netto del 1964. In ogni caso andrà chiarito perché c’erano quelle ossa pochi centimetri sotto il pavimento”.