La ferita causata dai lavori Enel al Corso Vittorio Emanuele non si è ancora rimarginata e anzi si è di nuovo riaperta. Si perché lo scorso weekend, nella notte tra sabato e domenica, alcuni operai (autorizzati da chi e per fare cosa?) sono intervenuti sul solco di asfalto lasciato dopo l’intervento terminato lo scorso luglio e in almeno cinque punti tra piazzetta Cariati e piazza Mazzini hanno realizzato degli scavi.
Ma la cosa peggiore non è l’intervento, ma il fatto che una volta terminato il lavoro le buche non sono state colmate con asfalto o altro materiale ma lasciate così, aperte. E col passare dei giorni, e soprattutto di auto, moto bus e quant’altro, queste buche stanno diventando sempre più grandi diventando un pericolo per tutti, ma soprattutto per pedoni e motociclisti.
Si perché i sampietrini si stanno staccando dal manto stradale e stanno diventando dei veri e propri proiettili che mettono a repentaglio l’incolumità dei passanti, proprio in un tratto servito da due funicolari in cui tantissimi studenti camminano per raggiungere l’Università Suor Orsola Benincasa e dove sono anche presenti alcune scuole come il Pontano. Eppure i lavori di restyling e rimozione dei sampietrini in favore dell’asfalto in questo tratto dovevano iniziare da un pezzo ma i mesi passano e ancora non si hanno notizie a riguardo.