E’ agghiacciante il racconto dell’unico superstite della strage di Casteldaccia, in provincia di Palermo, Giuseppe Giordano che ha visto morire tutta la sua famiglia in quella villetta che aveva preso in affitto per le vacanze solo due anni fa. Nove persone alll’interno della casa sono state uccise dalla furia del fiume Milicia che si è abbattuto su villino a causa dell’ondata di maltempo.
Federico Giordano, il 15enne morto insieme a quasi tutta la famiglia, ha tentato disperatamente di salvare la sorellina di appena un anno. Purtroppo i due fratellini non ce l’hanno fatta e sono deceduti insieme ad altre 7 persone tra cui la loro mamma. Quando l’acqua è entrata nell’abitazione i due bambini sono stati ruscchiati da fuime di fango mentre il padre , è stato sbalzato vicino all’argine del fiume,riuscendo ad aggrapparsi a un albero. Lì è rimasto per due ore in attesa che arrivassero i soccorsi.
Il figlio avrebbe preso la sorellina in braccio per tentare di salvarla e avrebbe gridato al padre: “Papà la salvo io” proprio poco prima che il fango li travolgesse. Giuseppe è disperato, ha perso tutta la sua famiglia. “Sono rimasto per più di due ore e mezzo a un albero. Gridavo con tutta la forza che avevo in corpo per chiedere aiuto per i miei familiari. Ma ho perso tutto. Mia moglie e due figli. Sono un uomo disperato“. La terza figlia si è salvata perchè era andata a comprare i dolci con uno zio. “Eravamo tranquilli, poi è successo tutto in pochi istanti”, racconta. “All’improvviso – spiega – l’acqua e il fango sono entrati con prepotenza e violenza sfondando tutti gli infissi. E in pochi minuti l’acqua è arrivata sui tetti“.