Due ritorni in libertà “eccellenti” per quanto riguarda la camorra di Secondigliano, periferia nord di Napoli, che nelle ultime settimane è ritornata sulle prime pagine delle cronache locali dopo l’omicidio di Francesco Climeni, avvenuto il 23 ottobre scorso, e i due raid intimidatori contro una pasticceria e un bar-caffetteria.
Fine pena per due esponenti apicali del clan Abbinante del rione Monterosa di Secondigliano. Sono tornati in libertà – secondo quanto riportato questa mattina nell’edizione cartacea del quotidiano “Il Roma” – Antonio Abbinante, fratello dei boss Raffaele, detto Papele, e Guido (che recentemente si è visto annullare dalla Cassazione una condanna all’ergastolo), e Giovanni Carriello, alias ‘o brigante, affiliato del clan finito in carcere in passato per associazione mafiosa dopo essere stato assolto in Appello, dopo una condanna all’ergastolo in primo grado, nel processo che lo vedeva imputato insieme al boss Guido Abbinante e ad altre tre persone dell’omicidio di Giovanni Moccia, ucciso il 27 ottobre 2007.
Abbinante torna in libertà dopo anni di carcere e un breve periodo, nel 2015, in cui uscì dal carcere per un mese prima di farvi ritorno in seguito alle dichiarazioni del pentito Rosario Pariante che gli valsero una nuova accusa per associazione camorristica. Antonio Abbinante è anche il papà di Arcangelo (attualmente detenuto), uno dei killer più spietati del gruppo degli Abbinante-Notturno-Aprea che nel 2004, insieme agli Amato-Pagano, diedero vita a quella scissione dal clan Di Lauro che poi portò alla prima, cruenta, faida di Scampia.
Poi nel 2012, il gruppo Abbinante-Notturno-Aprea, si staccò dagli Amato-Pagano e diede vita alla terza faida di Scampia contro i “Girati” della Vanella Grassi (composti dalle famiglie Magnetti-Petricicone-Accurso) appoggiati dai Marino delle Case Celesti. Lo scorso 14 novembre 2017, Abete jr ha ricevuto una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere perché considerato l’esecutore materiale dell’omicidio di Gaetano Marino avvenuto il 23 agosto 2012 a Terracina.

