È stato sperimentato per la prima volta nel mondo un vaccino che combatte l'avanzata del tumore. Ed è stato fatto nel nosocomio napoletano
L’ospedale Pacale di Napoli è un’eccellenza sul panorama mondiale per la ricerca e la cura dei tumori. Tale prestigio è stato confermato anche in occasione del cancro al fegato, una patologia molto rara ma pericolosissima.
Ad un uomo di 80 anni è stato somministrato il vaccino terapeutico Hepavac, l’unica sperimentazione del genere in atto nel mondo ed è stata effettuata nell’istituto medico napoletano. Il paziente è il primo campano, quinto nel mondo, affetto da tumore al fegato. Il progetto scientifico internazionale è iniziato 5 anni fa, ed è coordinato da Luigi Buonaguro, responsabile della Struttura dipartimentale di Immunoregolazione dei tumori.
Il paziente, come riportato da La Repubblica, “da tempo in cura al polo oncologico partenopeo per un epatocarcinoma primario, prima di essere avviato alla sperimentazione, era stato sottoposto a una resezione chirurgica e a quattro radiofrequenze“.
Continua il quotidiano: “Il trattamento consiste in 9 iniezioni intradermiche da effettuare periodicamente e precedute da un’unica infusione endovena di ciclofosfamide a bassa dose, un chemioterapico che ha lo scopo di preparare il terreno“. Adesso bisognerà valutare l’assenza di tossicità e la risposta immunitaria al vaccino. A quel punto si potrà avere una stima di efficacia sulla riduzione delle recidive e, quindi, prevenire la ricomparsa della malattia.
“Gli effetti collaterali osservati nei primi quattro pazienti sono stati di minima entità, per cui il nostro nucleo di valutazione dei rischi ha dato il disco verde per continuare l’arruolamento. L’obiettivo del vaccino è avere una prima idea di efficacia, un ritardo della ricomparsa del tumore o, nella migliore delle ipotesi, l’assenza di ricomparsa del tumore“, ha dichiarato Luigi Buonaguro.
Il progetto, finanziato nei primi 5 anni con fondi dell’Unione europea, ha permesso ai ricercatori di identificare, “gli antigeni dell’epatocarcinoma, cioè le proteine presenti in grandi quantità solo sulle cellule tumorali. Tali antigeni sono totalmente nuovi e specifici per il tumore del fegato, infatti non si trovano sulle cellule sane del fegato, né in altri organi. Questi antigeni sono stati utilizzati per preparare il vaccino Hepavac“.
Ha affermato il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi: “A questo vaccino il team internazionale di ricercatori coordinati da Luigi Buonaguro sta lavorando dal 2013 e senza indurre facili entusiasmi, siamo fiduciosi che se i risultati saranno quelli auspicati, Hepavac sarà il primo vaccino al mondo per il tumore epatico candidato alla successiva sperimentazione su vasta scala per testarne in maniera definitiva l’efficacia e fornire uno strumento terapeutico per i pazienti affetti da un tumore così letale“.
Si tratta di una grande scoperta, anche perché il tumore al fegato è la terza causa di morte per cancro nel mondo. Ad oggi le probabilità di salvezza, rispetto alle cure tradizionali, sono basse, circa il 20%.