Problemi strutturali nella sede del municipio della città
Un primo crollo c’era stato il mese di agosto. Dei calcinacci si erano staccati dal soffitto di Palazzo San Giacomo. Ebbene, dopo due mesi, i fatti si sono ripetuti. Infatti, come è stato riportato da Il Mattino, è stato interdetto il ballatoio al terzo piano, dove una parte del controsoffitto ha ceduto franando sul pavimento. I locali sono stati chiusi e transennati con dei bidoni dell’immondizia.
Sono diversi i punti a rischio e puntualmente segnalati da parte dei periti della NapoliServizi e del Comune, che già ad agosto erano stati protagonisti di un’ispezione insieme ai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e partita su denuncia della Cisl Fp.
“Si tratta dell’ennesimo episodio che mette a serio rischio l’incolumità e la sicurezza dei dipendenti comunali. Non è bastata la denuncia di agosto dei nostri rappresentanti della sicurezza. Dal sopralluogo che ne scaturì, con l’ufficio prevenzione e sicurezza, fu stilato un verbale con gli interventi da fare per eliminare il pericolo proprio in quell’area. Ma da allora nulla si è mosso e la situazione è precipitata a seguito delle piogge di questi giorni. Il cedimento è avvenuto probabilmente a causa delle infiltrazioni d’acqua dal lastrico solare. Ci rivolgeremo all Asl Na 1 e all’autorità giudiziaria affinché il Comune intervenga ad horas per rimuovere il pericolo. Non ci si può limitare a fronteggiare i temi della sicurezza con i soliti bidoni dell’immondizia usati per interdire i passaggi dei dipendenti e col divieto dell’uso degli ascensori“, ha dichiarato, come riportato da Il Mattino, Agostino Anselmi, coordinatore Cisl Fp del Comune di Napoli.
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