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Pistola in faccia a poliziotto, i falchi prendono i custodi delle armi per le “stese”

Non vuole arrendersi, nonostante la strada sbarrata dalla moto dei falchi, e punta la pistola in faccia all’agente. E’ quanto accade nel dedalo di vicoli del centro di Napoli dove non è la prima volta che “guaglioni” vicini alla criminalità organizzata si rendono protagonisti di episodi del genere contro le forze dell’ordine.

L’ultimo risale allo scorso 27 settembre. Sono da poco passate le 21 quando una moto dei Falchi intercetta uno scooter con a bordo due giovani che procede a velocità sostenuta e a fari spenti. Stanno uscendo dal vico VII Duchesca per immettersi in via Poerio, a Forcella. Nonostante l’alt imposto, il guidatore continua ad accelerare l’andatura tanto da costringere i due poliziotti a sbarrargli la strada d’uscita dal vicolo.

Vistisi in trappola, i due malviventi non hanno esitato a lanciare la propria moto contro quella dei poliziotti con il passeggero che estrae una pistola dalla cintura dei pantaloni e con il braccio teso ad altezza uomo prende la mira con il chiaro intento di fare fuoco contro gli agenti.

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Freddo e coraggioso, il poliziotto in questione, in servizio presso la sezione dei Falchi della Squadra Mobile, è riuscito a disarmarlo con la sola palina segnaletica e la radio, senza estrarre la pistola. Ne è nato poi uno scontro fisico che ha visto il bandito soccombere nonostante una viva resistenza. Stessa sorte anche per il giovane guidatore della moto, affrontato e bloccato dall’altro agente.

I due giravano per i vicoli del centro storico con una pistola, una Beretta calibro 7.65, risultata rubata lo scorso giugno a un agente municipale di Roma. L’arma aveva il colpo in canna e ben 10 pallottole nel caricatore.

In manette sono finiti Luca Festinese (colui che ha puntato l’arma contro gli agenti), napoletano 27enne, pregiudicato con recidiva specifica infraquinquennale, e Ortega Ovalle Jennssi, 19enne, cittadino della Repubblica Domenicana.

Festinese dovrà rispondere di tentato omicidio, detenzione e porto di arma comune, ricettazione e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso e ricettazione. Ortega invece di detenzione di arma da guerra e resistenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nella sua abitazione, infatti, gli agenti hanno trovato nella sua stanzetta una micidiale mitraglietta Skorpion, completa di caricatore inserito, con 13 pallottole a corredo.

In corso accertamenti e comparazioni per verificare se le armi sono state utilizzate per i recenti fatti criminosi e le stese. Possibile che il 19enne, che viveva con madre e sorella, custodisse l’arma per contro di uno dei clan presenti nel centro storico della città, al centro negli ultimi mesi di uno nuovo scontro per la gestione delle piazze di spaccio e delle estorsioni. Da una parte i Vicorito-De Martino, dall’altra i Ferraiuolo-Sibillo, sullo sfondo invece la presenza immancabile del clan Mazzarella, attivo anche nello scontro che dalla Case Nuove arriva fino all’area est di Napoli.

Refertati presso il pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini, i due agenti hanno riportato una prognosi di 7 giorni.