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Il (pacco) regalo di De Laurentiis ai tifosi: cosa c’è dietro ai mini-abbonamenti

Sorprende non poco la decisione dei mini-abbonamenti a prezzi quasi stracciati per le tre gare di Champions League che il Napoli disputerà al San Paolo. Dopo le critiche relative alle prime due sfide di Serie A disputate a Fuorigrotta contro Milan e, soprattutto, Fiorentina, Aurelio De Laurentiis sembra aver “teso la mano” ai tifosi regalando pacchetti low cost per la gare contro Liverpool, Psg e Stella Rossa.

Per le tre gare, infatti, le curve costeranno (in totale) 60 euro, i distinti 110, la tribuna Nisida 150, la Posillipo 270 e la tribuna d’onore 370. Cifre che hanno rincuorato i tifosi, pronti a riempire il San Paolo per provare a condurre il Napoli agli ottavi di finale.

Ma cosa c’è dietro il “regalo” che De Laurentiis ha annunciato ai supporter partenopei? Sono due gli aspetti ambigui che probabilmente hanno portato il presidente del Napoli a prendere questa decisione. Il primo riguarda i lavori in corso alla stadio San Paolo per le prossime Universiadi, il secondo il rischio squalifica che pende sull’impianto di Fuorigrotta.

I LAVORI PER LE UNIVERSIADI – Allo stadio San Paolo sono in corso lavori per le Universiadi che procedono tutt’altro che spediti, tanto da portare De Laurentiis e il sindaco Luigi de Magistris alla rottura su qualsiasi tipo di collaborazione futura. Una situazione che ha portato il presidente del Napoli a indicare, come accade ormai da anni, lo stadio di Palermo come eventuale ripiego (la boutade San Nicola di Bari non merita nemmeno di essere menzionata). Ma quale è il problema? L’Uefa ha già concesso una deroga alla società per la sostituzione dei seggiolini allo stadio San Paolo. Questo significa che il 3 ottobre contro il Liverpool si giocherà regolarmente ma in vista dell’altro big match, quello contro il Psg in programma il 6 novembre, i lavori di sostituzione dei seggiolini e di rifacimento dei servizi igienici dovranno essere completati.

E a chi tocca farli?Sulla carta al Comune di Napoli chiamato a rifare i bagni e a installare seggiolini di colore azzurro in tutti i settori ad eccezione della tribuna dove potranno esserci seggiolini reclinabili con i braccioli. Tuttavia i rapporti, e i relativi contenziosi, tra l’amministrazione di palazzo san Giacomo e il Napoli sono ai minimi storici e l’eventualità di arrivare al 6 novembre senza rispettare gli impegni presi con la Uefa non sono poi così improbabili. Questa (catastrofica) eventualità porterebbe la Uefa a non concedere una nuova deroga con il rischio di giocare altrove. E i tifosi con il mini-abbonamento verranno rimborsati? Domande alle quali può rispondere solo il Napoli.

IL RISCHIO SQUALIFICA – Il secondo aspetto riguarda la diffida che pende come una spada di Damocle sul San Paolo. Nel giorni scorsi, in un articolo pubblicato da Il Mattino, era stato paventato uno scenario assai inquietante che vedrebbe alcune frange della tifoseria organizzata pronte a mettere in piedi una “contestazione tutt’altro che pacifica” col fine di “determinare un danno economico alle casse della società azzurra“. Infatti “Basterebbe davvero poco a far scattare la sanzione più grave” quella della squalifica. “Sarebbero sufficienti due petardi, o addirittura basterebbe occupare ad arte le verticali delle gradinate adibite a scale, che per normativa sportiva legata anche a ragioni di sicurezza devono rigorosamente essere lasciate libere“.

Il mini-abbonamento deciso da De Laurentiis sarebbe, quindi, anche un modo per cercare di “tenere buona” una parte della tifoseria ed evitare provvedimenti drastici dell’Uefa sul San Paolo.