L'ex centrocampista bianconero, ingaggiato dallo Zenit di San Pietroburgo, ha raccontato la sua verità sull'addio alla Juventus
Tante parole d’amore ma anche tanta voglia di chiarire. Certo la gratitudine e l’affetto per una squadra con la quale hai inziato a dare i primi calci ad un pallone nello sport professionistico fino ad arrivare a vincere scudetti e giocare in Champions, sono intatti.
Ma l’amarezza per essere stato scaricato, così come è accaduto ad Alessandro Del Piero e a Gonzalo Higuain, non è andata giù a Claudio Marchisio, che dopo il post della moglie Roberta Sinopoli pubblicato lo scorso agosto, è tornato sulla vicenda.
“Dispiace essere passato per infortunato visto che non lo sono mai stato, ma anche questo fa parte del nostro lavoro. Gli ultimi mesi tra panchine e pochi minuti in campo non sono stati sicuramente facili, ma è il rischio del nostro mestiere, ora spetta solo a me iniziare questa nuova avventura, allenarmi come ho sempre fatto e dimostrare il mio valore in campo“, queste le parole di Marchisio.
Ha continuato l’ex centrocampista della Juventus: “La Juventus è sempre stata la mia famiglia. Ho iniziato nel ’93 in una società che mi ha dato la possibilità di vivere un sogno e vincere veramente tanto, ho talmente tante emozioni dentro che non posso dimenticarle, sono stato davvero tanto fortunato, ho realizzato il mio sogno e vinto centrando tanti record. Quello che ti rimane, però, non sono solo le vittorie, ma i rapporti umani instaurati con i compagni, la città, i tifosi, non solo quelli di Torino, ma di tutta Italia e di tutto il mondo, emozioni che mi porterò sempre dentro e che mi hanno regalato davvero tanto“.
“È sicuramente un arrivederci alla città di Torino, alla Juventus non lo so, vedremo, ma ora io e la mia famiglia siamo pronti per vivere tutti insieme questa nuova avventura. Ora quello che conta è conoscere di persona l’allenatore, la squadra, ringraziare il club per l’opportunità che mi sta dando e continuare con loro questa stagione che è iniziata bene visto che sono primi in classifica. Vado in una società ben organizzata, l’ho capito sin dal primo contatto, ci sono giocatori che conosco bene come Paredes e Ivanovic, trovo un gruppo molto affiatato e di grande esperienza. È stato Ribalta a convincermi fin da subito che potesse essere la soluzione giusta per me, hanno una struttura societaria importante, hanno il progetto di tornare in Champions e di vincere il campionato, sono questi i fattori principali che mi hanno convinto ad accettare la proposta“, ha dichiarato, infine, il nuovo acquisto dello Zenit.