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Torrente della morte, tre le vittime napoletane nella tragedia del Pollino

Sono tre, al momento, le vittime napoletane della strage del parco del Pollino in Calabria dove nella giornata di ieri, in seguito alla piena del torrente Raganello a Civita di Castrovillari (Cosenza), due diversi gruppi di escursionisti sono stati travolti. Il bilancio è di 10 vittime, sei donne e quattro uomini. Ritrovati in buone condizioni i tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse dopo la piena del torrente Raganello. I tre si erano accampati in località Valle d’Impisa, una località a monte della zona del disastro e dove i cellulari non hanno campo. A dare notizia del loro ritrovamento è stata un’amica che attraverso un twitter ha informato le forze dell’ordine dicendo “sono vivi”.

Hanno perso la vita Maria Immacolata Marrazzo, 43enne avvocato di Torre del Greco (comune vesuviano già colpito nei giorni scorsi dalla scomparsa di quattro giovani nella tragedia di Genova) e una coppia di coniugi di Qualiano, entrambi sulla quarantina. Si tratta di Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo.

Le due famiglie napoletane erano in vacanza in Calabria e avevano programmato l’escursione nella gola del Raganello. Poi il dramma dovuto al maltempo che non ha lasciato scampo alla coppia di Qualiano e alla mamma di Torre del Greco. Il marito della vittima, Giovanni Sarnataro, 42enne avvocato. è ricoverato insieme al figlio all’ospedale di Cosenza mentre l’altra figlia si trova all’ospedale di Castrovillari.

A sinistra Maria Immacolata Marrazzo. A destra Antonio Santopaolo e Carmen Tammaro

LE PAROLE DEI SINDACI – Il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba ha scritto su Facebook: “La tragedia del Pollino è diventata la tragedia di Torre del Greco: siamo addolorati, siamo ancora lacerati dal dolore per le vittime di Genova. Ci siamo già in contatto con la famiglia Sarnataro-Marrazzo, cui ci stringiamo: siamo a loro disposizione per conforto, aiuto materiale e umano”.

Commosso anche Raffaele De Leonardis, primo cittadino di Qualiano: “Esprimo, a nome mio e di tutta l’amministrazione qualianese, il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie, con cui ci siamo già messi in contatto per assicurare tutto il supporto morale e materiale di cui ci sarà bisogno”.

IL SALVATAGGIO – Tra le persone salvate dai soccorritori c’è anche Chiara, una bambina di 9 anni. “Da oggi questa è la foto della mia vita” ha scritto su Facebook Pasquale Gagliardi, dirigente medico dell’Elisoccorso di Cosenza. “Era semicosciente ma in evidente stato di choc. L’abbiamo trovata accanto ad un cadavere e da quello che ho saputo in seguito, quasi certamente i genitori sono tra le vittime”, ha raccontato il soccorritore.

La Procura della Repubblica di Castrovillari per la tragedia del Raganello ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Lo ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla. Al momento non è stata disposta l’autopsia sui corpi delle vittime. “Il primo pensiero – ha detto Facciolla – è salvare più gente possibile e poi identificare le vittime. Nel pomeriggio valuteremo”. I corpi, comunque, presentano i traumi tipici del trascinamento in acqua.