In seguito alla piena di un torrente nel Parco del Pollino a causa delle violente piogge di queste ore sono rimasti coinvolti nelle gole del Raganello a Civita (Cosenza) 10 escursionisti. Si tratta di un bilancio drammatico che sembra non essere destinato a terminare.
Gli ultimi cadaveri sono stati rinvenuti questa notte, un uomo è morto all’ospedale, era tra i feriti più gravi. I soccorsi hanno tratto in salvo venti persone, di queste sei sono ferite in modo molto grave. Il capo della protezione civile calabrese, Carlo Tansi, ha dichiarato: “la difficoltà di avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi.
Ritrovati in buone condizioni i tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse dopo la piena del torrente Raganello. I tre si erano accampati in località Valle d’Impisa, una località a monte della zona del disastro e dove i cellulari non hanno campo. A dare notizia del loro ritrovamento è stata un’amica che attraverso un twitter ha informato le forze dell’ordine dicendo “sono vivi”.
Le ricerche sono andate avanti tutta la notte e proseguiranno oggi fino alla foce del torrente dove presumibilmente alcuni corpi potrebbero essere stati trasportati. Vigili del fuoco, carabinieri, forestali, 118 sono tutti impegnati senza sosta. Tra i feriti ci sono una ragazza di 24 anni e una giovane olandese. I parenti straziati dal dolore non riescono a credere a quello che è accaduto.
Le salme sono state trasportate in una palestra comunale dove sono radunate tutte le vittime, l’ennesima tragedia di questa calda estate che lascia l’Italia pietrificata. Il ministro dell’ambiente, Sergio Costa si è detto “addolorato per questa tragedia che colpisce degli escursionisti che, come tanti altri, visitavano un parco nazionale”. “Sono in costante contatto – aggiunge Costa – col presidente del Parco Domenico Pappaterra e col direttore Giuseppe Melfi. I carabinieri forestali, i vigili del fuoco e il Soccorso Alpino stanno scandagliando senza sosta il fiume alla ricerca dei dispersi. A loro va in questo momento il mio più grande incoraggiamento e il più grande grazie”.