Luigi Fiorillo è il camionista 37enne che il giorno del crollo del ponte Morandi era alla guida di quello che sarebbe divenuto uno dei simboli di questa tragedia, il camion Basko. Le immagini del mezzo pesante fermo a pochi passi dalla voragine hanno fatto il giro del mondo.
“A un certo punto è tremato tutto. La macchina che avevo davanti è sparita, sembrava inghiottita dalle nuvole. Ho alzato gli occhi, ho visto il pilone del ponte cadere giù. Ho frenato. Non ho solo frenato, ho inchiodato quasi bloccando le ruote. Istintivamente quando mi sono trovato il vuoto davanti ho messo la retromarcia, come per cercare di scappare da quell’inferno. Poi sono saltato fuori e ho fatto un passo indietro di un metro, quando ho visto che ero vicino al bordo. Mi sono messo a correre” ha spiegato al «Daily Mail». “Che sia vivo, è quasi un miracolo, perché come lui stesso ha raccontato, i veicoli che erano davanti a lui sono precipitati nel vuoto. «Ho visto la morte in faccia, mi sono salvato per miracolo”, racconta ancora traumatizzato Luigi, originario di Salerno.
“Ho visto la strada crollare, e inghiottire tutte le macchine che avevo davanti a me”. Il suo camion che era rimasto in moto a dieci metri dal baratro è stato rimosso venerdì.