Dal rinnovo dei contratti, al non cedere i titolari, fino all'ingaggio di Ancelotti. Le strategie di ADL per non fare mercato con l'ok della stampa
Un’onda mediatica. Colleghi che l’hanno cavalcata senza la briciola di una citazione per poi affermare il contrario negli ultimi giorni di mercato. Sbeffeggiati, addirittura c’è stato chi ha invocato un “falò con i tesserini” dei giornalisti che hanno osato pubblicare questa notizia.
In realtà si è trattato di alcune esclusive, vere e date da fonti attendibili. Insomma, questa notizia è sempre stata reale. Di grave e ridicolo c’è stato soltanto l’evidente atteggiamento denigratorio della SSC Napoli (che ha pensato bene di mettere all’indice su Twitter alcune testate giornalistiche) e di molti giornalisti nei confronti di un’intera categoria (in pratica siamo stati attaccati dal cosiddetto “fuoco amico“).
Edinson Cavani è stato vicino al Napoli. La trattativa c’è stata. Quella che è mancata è stata la volontà di chiudere l’affare. Ma noi siamo contenti lo stesso, perché il “Re è nudo“. Certo, il bollare le notizie che hanno raccontato il possibile arrivo di Cavani al Napoli, come il modo di “indebolire” la SSC Napoli, è stato davvero uno dei momenti più bui della stampa calcistica locale.
Alle volte mi viene da pensare che non è il tifo organizzato (così come è stato scritto quando in città sono apparsi diversi striscioni contro ADL), a pretendere favori dalla SSC Napoli in cambio di silenzio e tranquillità.
Spesso credo che siano alcuni colleghi che a furia di scrivere e pubblicare innumerevoli sviolinate nei confronti della SSC Napoli (che in comunicazione sta all’anno zero), si sono garantiti accrediti, il ruolo di “portavoce di esclusive” per la società azzurra e la possibilità di porre le proprie e inutili domande durante le conferenze stampa del club.
Magari gli stessi giornalisti che hanno parlato della coppia d’attacco Milik – Inglese come sufficiente sia per vincere lo scudetto che andare più avanti possibile in Europa. Gli stessi che hanno ammonito i loro colleghi: “Basta, Cavani è una sciocchezza. Illudete i tifosi e destabilizzate lo spogliatoio“. Poi l’ex bomber del Chievo è stato dato al Parma e Carlo Ancelotti è rimasto senza un’altra punta che possa alternarsi con Arek Milik.
Tuttavia, tale questione ha reso bene due idee: una che riguarda una categoria – quella dei giornalisti – che ha dimostrato di essere incapace nell’essere realmente critica (nel bene e nel male) nei confronti del presidente azzurro Aurelio De Laurentiis e di riuscire a restare fuori dal duopolio che si è impadronito dell’opinione pubblica partenopea: quello dei “papponisti” e degli “aziendalisti“.
Dall’altra è stata evidente l’attività della SSC Napoli sul mercato ma non solo, ad esempio, anche in merito alla questione stadio, strategie rivelatosi del tutto fallimentari rispetto ad un solo obiettivo: rinforzare il Napoli (come organico e come società) per vincere.
Nonostante Carlo Ancelotti, la Juventus è irraggiungibile, l’Inter ha fatto un grande mercato, il Milan si è rinforzato. E il Napoli? Nulla, sono stati coperti i “buchi” lasciati da chi è partito, è stata fatta una plusvalenza pazzesca con la cessione di Jorginho (che ha fatto da placet anche per il trasferimento di Maurizio Sarri, unico allenatore al mondo con una clausola) ed è stato acquistato Simone Verdi dopo che Sarri ha giocato la scorsa stagione con soli 3 attaccanti. Ma una novità c’è ed è croce e delizia allo stesso tempo: la squadra azzurra dovrà adattarsi al “metodo Ancelotti“.
Invece, gli altri, hanno già in panchina dalla scorsa stagione Allegri, Spalletti, Di Francesco e Gattuso, oltre che una rosa più forte e completa. Allora è tutto chiaro: ADL vuole tentare di competere senza la pretesa di vincere.
Un metodo che funziona per i conti del patron, della sua famiglia e della Filmauro. E poi il colpo in realtà c’è stato e si chiama “Bari calcio“. Quindi, cari napoletani e tifosi azzurri, sappiatelo, chi vi parla di scudetto e trofei vi sta prendendo palesemente in giro.
La vostra dimensione è questa e dovete anche accontentarvi degli insulti, gli sfottò, di non avere uno stadio, una struttura sportiva, un settore giovanile, la possibilità di abbonarvi (una sconfitta per i napoletani, tifosi e non. Ovviamente, però, i prezzi per la sfida contro il Milan sono alle stelle. Guarda caso, indovinate chi ci guadagnerà?!).
In compenso abbiamo il nostro “top player“, si chiama De Laurentiis e fa, e farà, sicuramente meglio di qualsiasi Cavani. Qualcuno vi chiederà, “e allora ADL vada via e poi voglio vedere come farete. Chi c’è al suo posto?“. La risposta è molto semplice: il presidente del Napoli non ha la minima intenzione di vendere questa “gallina dalle uova d’oro“. Altrimenti qualcuno si sarebbe già fatto avanti. Se ne parlerà tra qualche anno, quando l’affare potrà chiudersi sui 350 milioni di euro e capiremo quale sarà il destino del Bari.
Nel frattempo dovrete farvi convincere dal solito esercito di giornalisti. Con la penna tra le mani e le dita sulla tastiera, vi spiegheranno come funziona il mondo del calcio qui a Napoli. Sono loro che vi racconteranno la “verità” sul “sistema” azzurro e magari lo faranno dalla tribuna stampa del San Nicola.