Ha deciso di pentirsi confessando due omicidi e raccontando tutto quello che sa sul sodalizio e le sue attività illecite
Il suo silenzio valeva molto di più. La “mesata” che il clan garantiva a lui e la sua famiglia è stata ritenuta da Filippo Caracallo troppo bassa, un importo insufficiente per il quale non valeva la pena continuare a fare quella vita.
Così il 50enne e storico affiliato al clan Mallardo (potente organizzazione criminale dell’area Nord di Napoli facente parte della nota Alleanza di Secondigliano) ha deciso di pentirsi e di collaborare con la giustizia.
Dopo 27 anni di carriera camorristica Caracallo ha iniziato a raccontare agli inquirenti quelle che sono le attività illecite gestite dai Mallardo, dall’economia alle estorsioni fino ai tentati omicidi. Lui stesso ha confessato di aver ucciso due persone negli anni 90.
Lo scorso 6 aprile il 50enne si è consegnato ai carabinieri della compagnia di Giugliano. Il suo nome non è stato reso pubblico fino ad oggi per consentire all’autorità giudiziaria di prenderne in carico le prime dichiarazioni e organizzare il piano di protezione per lui e i suoi familiari.