Sullo stadio fuori città: "Mi sembra eccessivo, il Napoli resterà al San Paolo"
Dalla “rivoluzione dolce” di Carlo Ancelotti allo “scetticismo” sul nuovo ruolo di Hamsik, passando per il calciomercato e il “centravanti europeo” che il Napoli sta cercando fino al solito ritornello della costruzione del nuovo stadio fuori città. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Gallo, direttore de Il Napolista, una delle testate web più seguite da tifosi e appassionati di calcio napoletani e non”.
Massimiliano quali sono le tue impressioni dopo una prima settimana di lavoro.
“Le impressioni sono positive, vedo un gruppo affiatato. Ancelotti è stato bravo in conferenza stampa a sottolineare la forza di questa squadra. E’ stato abile a non distruggere il lavoro di Sarri spiegando che non farà rivoluzioni, Percepisco un bel clima, sarà una rivoluzione dolce”.
La prima novità riguarda il nuovo ruolo di Hamsik. Come lo vedi?
“Sono moderatamente scettico su Hamsik in cabina di regia. Scetticismo che deriva anche dal fatto di immaginare lo slovacco regista come lo era Jorginho. Credo che interpreterà un ruolo in maniere diversa, non toccherà tanti palloni come l’italo-brasiliano.. Nell’amichevole mi ha impressionato Fabian”.
Con i nuovi arrivi la rosa del Napoli è ricca di soluzioni. La panchina è più lunga rispetto alla passata stagione?
“C’è solo Verdi in più perché Fabian è subentrato a Jorginho, ceduto al Chelsea. Con Ancelotti è cambiata la disposizione mentale perché mentre prima si parlava sempre di rosa corta improvvisamente non si parla più di rosa corta. Eppure i giocatori sono gli stessi. Personalmente prediligo la visione di Ancelotti però i numeri di Sarri sono sotto gli occhi di tutti. Col suo metodo ha quasi vinto il campionato”.
Ci sono giocatori come Diawara, Rog, Zielinski, che quest’anno aspettano di giocare con maggiore continuità.
“Sicuramente ci sono giocatori che hanno giocato poco. Ci si aspetta che Rog, Zielinski, Diawara giochino di più. Tanto è vero che lo stesso Ancelotti, nell’incontro con i tifosi, ha parlato di Diawara come un calciatore che ci viene invidiato da altri club”.
Capitolo mercato: arriverà la ciliegina?
“Credo che il tentativo di acquistare un centravanti robusto sia in atto. Poi ovviamente si deve incastrare con le esigenze di bilancio del Napoli. Ricordo una delle prime interviste, quando ancora Ancelotti non era arrivato a Napoli, allo storico collaboratore che parlando del Napoli disse: “Sicuramente manca un centravanti europeo”.
Dal punto di vista economico è una spesa che De Laurentiis può sostenere?
“Certamente Cavani a 12 milioni di ingaggio no. Però se riuscissimo a trovare un calciatore con uno stipendio di 6-6.5 milioni il Napoli potrebbe farcela.”
Questo poi comporterebbe l’eventuale cessione di uno dei giocatori presenti nel reparto offensivo?
“Un allenatore deve anche fare una scelta. Se bisogna fare un sacrifico per acquistare un grande centravanti, facciamo il nome di Benzema, è chiaro che poi qualcuno devi cedere. E’ chiaro che se punti su Benzema è difficile poi tenere Mertens, anzi avrebbe poco senso”.
Quanto sono concrete le voci sui nuovi terreni per costruire lo stadio fuori città
“Credo poco all’ipotesi dello stadio fuori Napoli. Qualcosa però sta cambiando perché i lavori a Castel Volturno sono stati fatti. Anzi tutt’ora proseguono: ci sarà il terzo campo e sono stati acquistati macchinari costosi. L’ipotesi però di fare lo stadio fuori città con 30mila posti mi sembra veramente una rivoluzione culturale per Napoli. Una rivoluzione eccessiva. Sarebbe un colpo troppo duro per la città. Penso che lo stadio a Napoli rimarrà il San Paolo.