I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico e alla detenzione di stupefacenti emesse dal GIP di Napoli a carico di 20 indagati. Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro numerosi beni a fini di confisca.
Le indagini dirette dalla D.D.A. di Napoli hanno consentito di svelare le attività illecite di 2 gruppi criminali collegati per la commercializzazione di droga, prevalentemente cocaina. Una piazza di spaccio è stata individuata nel quartiere di San Giovanni a Teduccio: l’epicentro dei traffici era nel complesso di edilizia popolare chiamato “Bronx”.
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A gestire gli affari illeciti e a introitarne i ricavi a San Giovanni a Teduccio erano esponenti di primissimo piano del clan Formicola: Giulia Formicola, Salvatore e Assunta Rispoli, rispettivamente, sorella e nipoti di Ciro Formicola, capo dell’omonimo clan e detenuto in regime di 41 bis. L’altro clan, con cui i Formicola avevano rapporti commerciali nel mercato dei narcotrafficanti, è quello dei Veneruso-Rea, egemone nei Comuni di Volla e Casalnuovo.
Le indagini hanno evidenziato come, attraverso una rete di pusher che fungevano da corrieri a domicilio, la cocaina veniva ordinata via telefono o attraverso i più diffusi social network e consegnata h24 ovunque, anche all’esterno di plessi scolastici a studenti e a imprenditori presso le loro aziende. Inoltre, lo smercio di cocaina avveniva nei confronti di autotrasportatori che, giungendo presso il C.A.A.N. (centro agroalimentare di Volla), prenotavano in anticipo le dosi di cocaina per consumarla durante il viaggio. Pasquale Matarazzo, inoltre, attraverso un vero e proprio servizio di customer satisfaction, richiamava i propri clienti per sapere se erano stati serviti con soddisfazione e se era adeguato il taglio del narcotico in relazione al rapporto qualità-prezzo, rimborsando, all’occorrenza, i clienti non soddisfatti con dosi omaggio.
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L’attività ha permesso inoltre di documentare l’occupazione abusiva di un appartamento popolare, nel Comune di Volla, da parte del Matarazzo, il quale acquisendo tra l’altro la disponibilità di un ulteriore appartamento adiacente e sovrastante, procedeva illegittimamente a lavori di ristrutturazione per fini personali. I beni sono stati pertanto sottoposti a sequestro.