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Venti di guerra nel centro storico: stesa e raid incendiario contro palazzo

Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in via Carbonara, nel centro storico di Napoli. Nella zona, al civico 102, c’è stato anche un principio d’incendio davanti a un portone di un palazzo.

È stata un telefonata intorno alle 8 di questa mattina a segnalare l’episodio ai carabinieri. Giunti sul posto i militari che hanno effettuato i rilievi del caso e ricostruito quanto accaduto. Davanti al portone sono state individuate tracce di benzina. Alcuni proiettili invece sono stati esplosi contro la finestra di uno studio di un geometra al primo piano. Ascoltato dai militari, il professionista ha spiegato di non aver mai subito minacce né richieste estorsive.

Secondo una prima ricostruzione, nello stabile risiede Nunzio De Luca, un pregiudicato di 43 anni, ritenuto dagli investigatori vicino al clan Contini.  Indagini in corso in una zona dove i contrasti tra la “nuova paranza” (legata ai Rinaldi dell’area orientale) e i vecchi sodali dei Mazzarella sono pronti a scatenare una nuova guerra per il controllo degli affari illeciti. I primi, inoltre, sono in contrasto con la famiglia Giuliano e i relativi parenti divenuti negli anni collaboratori di giustizia.

 

Tensioni acuite già da due recenti raid. Il primo la notte del 6 giugno in via Pietro Colletta a Forcella, dove un ragazzo di 22 anni è stato ferito a colpi d’arma da fuoco all’addome e alle gambe in seguito a un agguato di chiara matrice camorristica. La vittima, Armando Tubelli, già noto alle forze dell’ordine, e considerato dagli investigatori vicino a quel che resta del clan Giuliano, anche per via di legami di parentela con la famiglia Ferraiuolo.

Il secondo a fine maggio invece tre colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in via Nicola Galdo, una traversa della centrale via Cesare Rosaroll nel quartiere San Lorenzo.