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Grand Hotel Poggioreale, cellulari e 100mila euro: la “stanza” d’oro di Genny ‘a carogna

Grand Hotel Poggioreale. Dai cellulari in cella ai circa 100mila euro – secondo la denuncia del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria – che ogni settimana vengono consegnati ai 2200 detenuti.

Nei giorni scorsi sono stati trovati e sequestrati ben sei cellulari all’interno di una cella del padiglione Avellino, quello che ospita i detenuti ad Alta Sicurezza, appartenenti alla criminalità organizzata. Tra gli “ospiti” anche Gennaro De Tommaso, 42 anni, meglio conosciuto come Genny ‘a carogna, capo ultras della curva A del Napoli salito agli onori della cronaca nazionale il 3 maggio 2014 mentre un tifoso della Roma, Daniele De Santis, feriva a morte il supporter del Napoli Ciro Esposito.

Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, De Tommaso, in carcere da circa un anno dopo un periodo passato ai domiciliari, è stato condannato in primo grado a 10 anni di reclusione per traffico di droga. In suo possesso gli agenti penitenziari hanno trovato un iPhone 8 e nella sua cella, dove ci sono altri detenuti, erano presenti anche altri 5 cellulari. Il tutto è stato sequestrato ed al momento è al vaglio della magistratura per capire con chi, De Tommaso (sottoposto adesso all’isolamento), intrattenesse contatti.

“Le celle del Padiglione Avellino del carcere di Poggioreale come call-center” aveva denunciato nei giorni scorsi il Sappe.  “A seguito di attenta e intuitiva attività investigativa del personale della Polizia Penitenziaria si è infatti proceduto a mirate perquisizioni che hanno avuto esito positivo. Gli apparecchi cellulari detenuti illecitamente sono stati scoperti nelle condotte degli impianti idrici delle celle” ribadiscono in sindacalisti del sindacato di polizia penitenziaria sottolineando l’organico “falcidiato da una assurda legge Madia è stato ridotto di circa 200 unità e dal presente organico sono fuori sede in altri servizi 170 unità, numeri che non consentono neanche un regolare piano ferie. Basti osservare che il reparto colloqui garantisce in media lo svolgimento di 350 colloqui ed il controllo e filtro anche di 1500 familiari che fanno ingresso ed il tutto con sempre meno unità di Poliziotti impiegate”.

Il Sappe si sofferma poi sul giro d’affari che riguarderebbe alcuni detenuti. “Ci riferiamo ai dati dei colloqui giornalieri, quando i familiari posso versare soldi ai detenuti, che complessivamente determinano un flusso economico di 100.000 euro settimanali: senza tracciabilità, versati sui conti correnti interni, a soggetti a cui lo Stato paga il gratuito patrocinio da familiari che risultano perlopiù nullatenenti”.

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